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Alkemill Naturopatia e Dintorni 🌸 Naturopathy and surroundings

Imparare a cogliere ciò che di più prezioso la natura possa regalarci : prevenzione, cura e amore per sè stessi. Ilaria ( Alkemill) Naturopata psicosomatico, esperta in pedagogia e disagi infantili e dell'adolescenza, master in fiori di Bach e Cristalloterapia, tesi specifica su attacchi di panico e insorgenze di vario tipo riconducibili ad ansia e stress. Ha studiato Naturopatia Psicosomatica all'Istituto Riza di Milano con il Professore Raffaele Morelli. Ha studiato in seguito per diventare Comportamentalista animale e assistente veterinario, per poter applicare la naturopatia anche ai nostri adorati animali. Amante, esperta e allenatore di arti marziali,  Inizia all'età di dodici anni con il Kung Fu Shaolin per poi  incontrare altre discipline nello specifico Ninjutsu e Kung fu Wing Chun ( Italia Wing Chun Kuen - Scuola del Gran Maestro ip Chun, figlio del Gran Master Ip Man ) che continua attualmente a praticare ed insegnare.   Qui potrete trovare articoli, consigli

I rimedi naturali per la pelle



I problemi della pelle spesso sono il risultato di reazioni allergiche e infiammazioni o magari il riflesso di un disagio organico interno.

La pelle è strutturata in tre strati. Partendo dal basso verso la superficie, prima si trova l’ipoderma, poi il derma e infine l’epidermide. 

  • • Il primo strato, l’ipoderma, è innervato e vascolarizzato ed è quello che reagisce gonfi andosi in caso di orticaria o allergia. 
  • • Il derma racchiude le ghiandole sebacee e le ghiandole sudoripare, quelle che regolano la temperatura corporea e mantengono la pelle idratata: se producono poco sudo-re, la pelle diventa secca e compa-iono gli eczemi.
  • L’epidermide è composta da uno strato corneo che serve a proteg-gerci e a scambiare informazioni con l’ambiente. Se si ispessisce, tende a squamarsi

Alghe e oli vegetali nutrono e riparano la cute

IN CASO DI DISTURBI IRRITATIVI, AI CONSIGLI DEL DERMATOLOGO PUOI ASSOCIARE GLI ESTRATTI D’ERBE: SOSTENGONO L’AZIONE DEI FARMACI E ACCORCIANO I TEMPI DELLA GUARIGIONE 

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e ci avvolge completamente: si tratta di una sorta di guaina  di circa due metri quadrati che fa da spartiacque  tra noi e il mondo.  Le cellule dell’epidermide sono in grado di proteggerci dai raggi solari, oppure di regolare la temperatura corporea. Per fare ciò, la pelle tiene sotto controllo l’ambiente esterno attraverso le migliaia di sensori posti su ogni suo centimetro e i suoi sottilissimi peli: per esempio, tra i tanti compiti misura la temperatura, espelle liquidi, assorbe la luce dando il via alla sintesi della vitamina D3, non permette di disidratarci con un’eccessiva evaporazione. Sulla sua superficie, poi, vive un piccolo universo microscopico di virus, batteri, funghi, parassiti: un vero e proprio microbioma che è strettamente connesso con quello intestinale. 

L’esordio in età pediatrica

L’inquinamento e i cibi che si consumano, conservati e ricchi di additivi, rendono la nostra pelle sempre più fragile. Oggi ad esempio si assiste al boom delle dermatiti atopiche (atopico deriva dal greco e significa che l’origine non può essere individuata con certezza), disturbi dell’equilibrio immunologico che si fondano su una predisposizione genetica e si associano a pelle secca, eczemi e allergie. La dermatite atopica è la malattia cutanea più frequente in età pediatrica: insorge nel 60% dei casi nel primo casi nel primo anno di vita, anno di vita, nel 30% fra il secondo e quinto e si può ripresentare.

A volte i farmaci sono indispensabili ma, in molti casi, funzionano bene anche i rimedi verdi. Ecco i più efficaci. 

LA DERMATITE DA CONTATTO 

La borragine attenua l’arrossamento

Può essere di vari tipi: c’è la dermatite irritativa da contatto (DIC), caratterizzata da arrossamento, gonfiore, bruciore, prurito e vescicole. Vi è poi la dermatite allergica da contatto (DAC), sostenuta da una reazione nei confronti di una sostanza irritante che coinvolge il sistema immunitario: una delle più incriminate è il nichel, un metallo presente nei monili di bigiotteria, in pentole, monete, cerniere, montature di occhiali.  La dermatite da contatto foto-allergica si presenta invece per l’esposizione alla luce solare. 

Cosa fare
Applica una pomata a base di Cardiospermum halicacabum ( pianta nella foto ) e una perla di olio di borragine, ottimi antinfiammatori

Per ridurre il prurito fai dei bagni con gli oli di elemi, geranio, mirra, neroli o rosa (7 gocce diluite in un cucchiaio di olio di jojoba per ogni bagno). 

 

LA DERMATITE ATOPICA  

Vitamina B6 e ribes nero riducono il prurito

Spesso chi ne soffre ha un indebolimento della barriera protettiva della pelle causato da una parziale e insufficiente produzione di grasso: tra le pieghe cutanee come quelle dei gomiti, dell’interno di ginocchia e via dicendo, si possono così annidare batteri, virus, funghi. Il sistema immunitario, allora, si mette in funzione contro questi patogeni, ma lo fa anche “contro” la pelle, aggravando la situazione e infiammandola. 

Cosa fare 

Vari studi clinici dimostrano che la vitamina B6 può contrastare la proliferazione degli agenti patogeni sulla pelle e le relative infezioni. Utile il gemmoderivato di RIBES NIGRUM, dall’azione simile al cortisone: 50 gocce al dì con acqua per 2 mesi

LA DERMATITE SEBORROICA

È provocata da una disfunzione delle ghiandole sebacee che provoca un’alterazione nella quantità e nella qualità del sebo prodotto. Si manifesta con chiazze desquamanti secche o grasse, di colore giallastro o rossastro, talora pruriginose: le eruzioni sono localizzate su cuoio capelluto, viso e palpebre, e più raramente su torace, schiena e pieghe cutanee. Spesso si associa ad un eccesso di forfora.

Cosa fare

Applica l’olio di bardana miscelato a una pari quantità di olio di calendula. Sul cuoio capelluto, usa invece l’olio di rosmarino: 5 gocce in 30 cc di shampoo. 

Le insalate e le zuppe di alghe, inoltre, sono ricche di iodio e oligoelementi che favoriscono la salute della pelle.

Essenze fiorite e minerali purificano e cicatrizzano

Ecco l’accoppiata vincente in caso di desquamazioni, eccesso di sebo e alterazioni del microcircolo che abbassano le difese epidermiche

LA PSORIASI
Per vincerla, bisogna aumentare il livello di idratazione cutanea

“La psoriasi, che si considera anche come una malattia autoimmune, si localizza su gomiti, ginocchia, testa e pieghe corporee dove possono annidarsi gli agenti patogeni, ma può colpire unghie e articolazioni”, spiega il medico. “Anche i problemi di sovrappeso possono peggiorare i sintomi, come l’alcol o il glutine, soprattutto se vi è un’intolleranza”, avverte.  

La carenza di Omega 3 può favorire la psoriasi, come anche l’accumulo di tossine nell’intestino o la presenza della Candida. Le riacutizzazioni sono favorite da stress, infezioni, scottature solari o dall’assunzione di antinfiammatori o betabloccanti. Per questo la psoriasi va valutata e gestita in prima battuta dal dermatologo.

Cosa fare 

Un’adeguata assunzione di Omega 3 e Omega 6 spesso può dare un netto miglioramento dei sintomi della psoriasi. Fra gli Omega 3, gli oli di pesce sono i più efficaci, ma esistono anche molti Omega 3 vegetali

Gli alleati verdi

Cardo e lavanda curano le lesioni

Gli oli di calendula, camomilla e lavanda favoriscono la guarigione delle lesioni. Puoi aggiungerne uno o più di uno all’acqua della vasca, mentre per lesioni piccole puoi fare dei semplici impacchi locali. 

Dopo il bagno, prosegui la cura applicando dell’olio di germe di grano con 1-2 gocce di uno dei tre oli 

La silimarina del cardo mariano ( pianta nell'immagine ) corregge l’anomala replicazione cellulare tipica della psoriasi e aiuta il fegato a eliminare le tossine. Si prende in compresse: una al dì la mattina per un mese 

 

L'ACNE
Via i brufoli con zinco, rame e acque micellari

È una dermatosi cronica infiammatoria a carico del follicolo pilosebaceo. La causa è multifattoriale: squilibri ormonali, eccesso di lipidi, batteri, processo di cheratinizzazione anormale e componente genetica sono tra quelli che giocano un ruolo primario. In particolare, gli ormoni androgeni sono determinanti nell’insorgenza o nella persistenza di questo problema, ma anche l’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri, fattori climatici e stress sono componenti da non sottovalutare.

Evita una pulizia troppo aggressiva, eseguita con prodotti chimici, e privilegia una detersione delicata, a base ad esempio di acque micellari: le “micelle” sono delle microsfere di tensioattivi che, aggiunte all’acqua termale, compongono l’acqua micellare. In più, prendi lo zinco, che “ristruttura” pelle e mucose: assumilo a stomaco pieno, associandolo anche al rame (come integratori: 30 mg di zinco e 1-2 mg di rame).

L’olio lenitivo 

Argento e OLIO DI ENOTERA disinfettano e contrastano l’acne: alla sera tampona la pelle con un dischetto imbevuto di Argento colloidale, lascia asciugare e poi applica il contenuto di una perla di olio di enotera: ricco di fitosteroli, vitamina C, acidi grassi insaturi essenziali, garantisce la salute delle membrane cellulari cutanee. 

LA ROSACEA 

La centella asiatica schiarisce i capillari  

Interessa le sedi centrali del viso, con rossore della pelle causato dalla dilatazione dei vasi sanguigni, teleangectasie (cioè le dilatazioni dei piccoli vasi capillari) e lesioni papulo-pustolose. Chi ne soffre è una persona di pelle chiara e sottile, che presenta anche problemi a occhi, stomaco e intestino. Insomma, un soggetto al quale basta poco per “infiammarsi”! Con il freddo, poi, la situazione può peggiorare a causa della disidratazione: la pelle pizzica e prude e diventa subito secca e ruvida al tatto, con una maggiore desquamazione. La rosacea non va confusa con altri problemi che possono sembrare simili: tra questi, dermatite seborroica, acne, lupus eritematoso.

Cosa fare

Ripara il viso dal sole usando creme con fattore di protezione superiore a 15 anche in inverno. Se fa freddo, copri guance e naso con una sciarpa di seta. Evita l’acqua calda perché è troppo aggressiva. Infine, aiutati con l’aloe: si applica sugli arrossamenti o si usa come integratore; ne basta un misurino al dì per 1-2 mesi. 

Aiutati con i frutti rossi e con la Centella Asiatica

Se soffri di rosacea, un’integrazione di bioflavonoidi, presenti specialmente nei frutti rossi, è un vero toccasana per rinforzare i capillari. Allo stesso modo, anche l’estratto di centella asiatica è noto per la sua azione idratante, vasoprotettrice, lenitiva e disarrossante. 

Si prende in capsule, una al dì la mattina per cicli di un mese.

MICOSI

Funghi ed erbe piccanti prevengono il contagio 

Le Micosi sono scatenate da alcuni funghi quando si hanno le difese basse.

Le micosi sono sostenute dai miceti, microrganismi vegetali che non sintetizzano la clorofilla e sono presenti nella flora cutanea. In genere non costituiscono un problema perché tendono a convivere con l’organismo umano ma, quando prendono il sopravvento, possono trasformarsi in agenti patogeni invasivi. La Pityriasis versicolor è una delle micosi più diffuse: è provocata dalla Malassezia furfur un lievito che ama soprattutto le cuti ricche di sebo. Si riconosce per le macchie irregolari piane di colore chiaro, color camoscio o rosa. Infatti, la Malassezia è in grado di produrre una sostanza, l’acido azelaico, responsabile della diversa colorazione delle chiazze. Talora compare una desquamazione furfuracea, ma per una corretta diagnosi è bene rivolgersi allo specialista.

Echinacea contro le infezioni ricorrenti

I fattori che favoriscono le micosi sono gli ambienti caldo-umidi (spogliatoi pubblici, piscine, docce), ma anche le scarpe che impediscono la corretta traspirazione o fanno diventare le calze umide.

Oltre alle cure consigliate dallo specialista, ti puoi aiutare con la dieta, riducendo zuccheri e proteine, il nutrimento perfetto per i miceti. In più, prendi l’estratto secco di echinacea (300 mg per 3 volte al giorno, 20 giorni al mese per 3 mesi). Localmente, puoi fare delle toccature con olio di melaleuca 2 volte al dì per 3 mesi

BRUCIORI E VESCICOLE

HERPES SIMPLEX

Per sconfiggerlo affidati aselenio, liquirizia e vitamina E

L'herpes è molto contagioso, l'infezione si manifesta con vescicole acquose a grappolo. Quella causata dal virus di tipo 1 (HSV1) è localizzata su viso, bocca e occhi, mentre il tipo 2 (HSV2) colpisce gli organi genitali. I primi sintomi dell’infezione sono bruciore, prurito o dolore lungo il nervo interessato e, dopo poche ore, spuntano le pustoline che poi si trasformano in vesci-cole cariche di liquido. Può comparire una tumefazione ai linfonodi del collo, con febbre. Dopo 7-8 giorni le vescicole si trasformano in piccole croste che indicano che l’infezione sta guarendo. 

Cosa fare 

Il selenio e la vitamina E sono dei potenti antiossidanti e migliorano la risposta immunitaria: assumili in capsule (selenio) e perle (vitamina E), entrambi con acqua prima di pranzo per un mese. 

Un unguento all’acido glicirrizico, ricavato dalla radice di liquirizia, può accelerare la guarigione: applicalo sulle vescicole e sulle crosticine.

HERPES ZOSTER

Avena, peperoncino e fungo reishi spengono il “fuoco di Sant’Antonio”

Noto come “fuoco di Sant’Antonio”, è provocato dal virus zoster-varicella (virus Z-V) che penetra nell’organismo attraverso le mucose delle vie respiratorie. Il virus Z-V scatena la varicella nel bambino e l’herpes zoster nell’adulto. L’eruzione cutanea è preceduta da malessere e febbre, poi compaiono dolore e prurito intenso che di solito riguardano un solo lato del corpo (viso e tronco). I sintomi possono durare anche molto tempo.

Cosa fare 

Mangia l’avena (farina, fiocchi o chicchi), che è antinfiammatoria, e condisci con la curcuma, che attenua l’irritazione. Alla mattina, per cicli di un mese, assumi una compressa di acido alfa-lipoico (è antiossidante e contribuisce a proteggere il tessuto nervoso) e una di estratto di fungo reishi (stimola le difese immunitarie).  

Applica l’unguento all’eucalipto

Gli oli essenziali di EUCALIPTO e geranio alleviano l’infiammazione: aggiungendo 2 gocce di ognuno in un po’ di olio extravergine di oliva puoi ottenere un unguento da applicare sulle lesioni. 

Se l’herpes zoster ti lascia uno strascico di nevralgia, usa una crema con capsaicina (estratta dal peperoncino) e applicala sulle zone doloranti.

 

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