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Elimina i dolori cervicali con i rimedi naturali
Colpisce 15 milioni di persone
Si calcola che oggi soffrano di cervicalgia circa circa 7 italiani su 10, pari a oltre 15 milioni di persone adulte, spesso ancora in età lavorativa, che per curare questo disturbo altamente invalidante devono ricorrere a ortopedici, fisiatri, fisioterapisti. E, soprattutto, ai farmaci. Sono questi i dati emersi a fine 2019 durante il dodicesimo “Trauma meeting” promosso a Riccione dall’Associazione degli Ortopedici e Traumatologi ospedalieri Italiani (Otodi): è la fotografia di un fenomeno che non accenna a ridimensionarsi e per il quale giocano un ruolo di primo piano, oltre ai fattori climatici scatenanti, anche la compresenza di artrosi, gli errori posturali, l’uso di calzature sbagliate, le troppe ore trascorse con la testa china su videoterminali, tablet e smartphone ma anche e soprattutto l’ansia e lo stress che, scaricando su collo, nuca e spalle uno stato di tensione costante, provocano infiammazione tensione e dolore
Marzo, mese umido e ventoso contraddistinto da temperature ancora instabili, è uno dei periodi più delicati per l’esordio o il riacutizzarsi della cervicalgia.
UN’IMPORTANTE ZONA DI SCAMBIO- Si trovano fra colo e nuca le sette vertebre più delicate
Con il termine “cervicale” si identifica la zona posteriore del collo e, in particolare, quel segmento di colonna composto dalle prime sette vertebre. Contandole dall’alto, s’incontra la prima vertebra, che si chiama Atlante: il nome allude all’omonimo protagonista del mito greco, condannato per l’eternità a portare il peso del mondo appoggiandolo fra collo e spalle. Il tratto cervicale è quindi un “ponte” tra il capo e il resto del corpo: attraverso il collo e le sue vertebre, dove passano linfa e vasi sanguigni, ciò che nasce nel cervello si prepara a tradursi in azione. E infatti, all’interno del collo coabitano in pochissimo spazio vertebre, muscoli, articolazioni e nervi, in particolare il nervo vago, che dalla nuca scende fino allo stomaco: si spiega così perché, quando la cervicalgia infiamma il nervo vago, possono a volte comparire disturbi digestivi e nausea. Sono coinvolti anche i nervi. Il compito delle strutture del collo è quindi quello di veicolare tutte le sollecitazioni e le informazioni che il corpo e la testa si scambiano a vicenda. Nello specifico, la cervicalgia è il dolore localizzato nella parte posteriore del collo e della nuca, accompagnato da difficoltà di movimento in piegamento, torsione e rotazione, rigidità muscolare, dolori che si irradiano a braccia e spalle e, a volte, da disturbi della sensibilità che si manifestano sotto forma di formicolii alle mani. Può inoltre capitare che il dolore alla cervicale si propaghi fino alla testa, dando così origine a cefalea con malessere e capogiri.
Quando subentra l’artrosi, la colonna inizia a piegarsi
Se vengono intaccate le strutture cartilaginee e muscolari profonde, la curva fisiologica del tratto cervicale gradualmente si modifica. Ecco cosa succede
Le cause più comuni di cervicalgia comprendono lo stress, le cattive posture e l’infiammazione dei tessuti e nervi locali dovuta agli sbalzi climatici, ai colpi d’aria (condizionata, da spiffero o da finestrino) e all’umidità. Vi è poi la “regina” delle cause, e cioè il progressivo irrigidimento delle vertebre favorito dall’avanzare dell’età. Diverso ancora è il caso del dolore cervicale provocato dall’artrosi, che è la conseguenza di una alterazione del metabolismo cellulare dei condrociti - le cellule che costituiscono il tessuto cartilagineo - e può essere dovuta a numerosi fattori: dai traumi più o meno importanti all’abuso di farmaci e agli errori alimentari, o a stati infiammatori cronici che a lungo andare determinano la distruzione delle fibre di collagene che compongono le cartilagini e le strutture articolari
INIZIA CON LA PREVENZIONE
Temi che il cambio di clima possa infi ammare la cervicale? Scendi in campo con una prevenzione naturale, capace di tenere lontano tensioni e dolore. Se invece il disturbo è già in atto, prendi subito le erbe analgesiche da associare a ginnastiche, impacchi e massaggi. Un attacco di cervicalgia, prima o poi, può arrivare a tutti. A maggior ragione perché, al giorno d’oggi, sono tante le situazioni che possono infiammare la muscolatura e le cartilagini del collo: in primo luogo l’abuso di strumenti digitali (computer, tablet e telefonini) costringe il tratto cervicale in posizione innaturale anche per ore, favorendo le contratture. Inoltre, nel caso delle donne, attenzione anche alle calzature con tacchi troppo alti, che alterano la curva della colonna: un tacco di 5-6 cm sarebbe l’ideale.Ecco allora i consigli utili per tutti, da mettere in pratica fin dai primi segnali di indolenzimento locale
LA PREVENZIONE ADATTA A TUTTI
APPLICA L'OLIO DI ARANCIA E LAVANDA
Spesso i dolori cervicali peggiorano perchè non ascoltiamo i primi sintomi di sofferenza del collo che compaiono anche quando stiamo per ore al volante o se trasportiamo pesi eccessivi. In questi casi, bisogna se trasportiamo pesi eccessivi. In questi casi, bisogna associare al riposo ginnastica e massaggio
Ogni mattina fai 20 rotazioni - Già fare una ventina di movimenti di rotazione con il collo, seduti a letto e appena svegli, aiuta a ridurre il rischio di una comparsa (o recidiva) di cervicalgia. Anche quando si è a tavola è importante stare rilassati, non contrarre le spalle, tenere schiena e testa diritte e godersi il pasto senza pensare ai problemi della giornata: a volte, infatti, la tensione e l’ansia possono causare una contrattura dei muscoli del collo. Non appena si avverte una tensione lungo la cervicale, occorre fermarsi e ripetere le rotazioni del collo.
Con i bagni e i massaggi conservi scioltezza e mobilità
L'essenza estratta dalle scorze di arancia ha un'ottima azione antinfiammatoria: in un pentolino a bagnomaria sciogli a fuoco basso 4-5 cucchiai di olio di cocco, unisci 20 gocce di essenza di arancio e 10 di olio di lavanda (calmante), mescola e travasa in un vasetto a chiusura ermetica. Quando il composto si sarà solidificato, usalo per massaggiare collo e spalle mattina e sera
La scorza di arancia si usa per la preparazione di un bagno rilassante. Per un litro di acqua servono la scorza di 2 arance biologiche, 4 foglie di lattuga e 2 cucchiai di miele, si mette sul fuoco per circa 15 minuti, si filtra e si unisce all’acqua di un bagno caldo
PER L'ATTACCO IMPROVVISO
SALICE UNCARIA E VERBENA SCIOLGONO LA CERVICALE CONTRATTA - FUNZIONANO COME I FARMACI ANTIFLOGISTICI, MA... SONO PRIVI DI EFFETTI COLLATERALI
DURANTE LA FASE ACUTA LA PRIMA MEDICINA E' IL CALORE
Nella sua fase acuta, il disturbo alla cervicale spesso ci costringe in uno stato di immobilità. Le normali attività, anche le più semplici, diventano faticose o addirittura impossibili: in questi casi, è bene fermarsi e cercare con il corpo la posizione che ci faccia avvertire di meno il dolore. L'attacco acuto di cervicale è diverso dal torcicollo che altro non è che una tensione dolorosa dei muscoli: in presenza di cervicalgia, l’infiammazione è più profonda e interessa le strutture vertebrali, nervose e tendinee. È bene ricordare che, se dovessero comparire dolori che si irradiano lungo un braccio, anche associati a formicolii (le cosiddette “parestesie”), è bene rivolgersi al medico.
Usa i sacchetti di fior di fieno - Il caldo, applicao nella zona dolente in varie forme, gioca un ruolo favorevole nel trattamento della cervicalgia acuta, soprattutto se di origine muscolo-tensiva. Se mettendosi sotto la doccia calda, con il getto orientato sulla cervicale e la parte alta della schiena, i sintomi migliorano, allora bisogna continuare con l’applicazione del calore: il mix di “fiori di fieno” è un vecchio ma sempre valido rimedio e lo si trova già pronto in appositi sacchetti già confezionati. Il sacchetto di fiori di fieno andrà applicato come impacco ad azione miorilassante e vasodilatatrice dopo averlo scaldato. Più che sul collo, la fonte di calore andrebbe posizionata fra le scapole, nella zona alta della schiena, in quanto i muscoli della cervicale partono dalla quarta vertebra dorsale. A fine trattamento, massaggia sulla parte un po’ di unguento di arancio e lavanda
Bevi l’infuso con le erbe analgesiche e sedative - Contro il dolore cervicale acuto, va bene un decotto dall’azione antinfiammatoria, composto da ingredienti “verdi” analgesici e calmanti come uncaria, salice e verbena. Evita il salice solo se soffri di allergia all’acido salicilico. Bisogna richiedere all’erborista una tisana composta da corteccia di uncaria, corteccia di salice e foglie di verbena, in parti uguali. Si fa poi bollire per un minuto un cucchiaio del mix in una tazza d’acqua, si lascia in infusione per 15 minuti, si fi tra e se ne bevono dalle 2 alle 3 tazze al giorno, possibilmente dopo i pasti
QUANDO IL DISTURBO È RICORRENTE
INCENSO, RAME E MANGANESE, SFIAMMANO I TESSUTI
L’ABBINAMENTO FRA LA RESINA E I DUE MINERALI RIPRISTINA LA FLESSIBILITÀ. ANCHE SE È RIDOTTA DALL’ARTROSI
Un dolore cervicale che si presenta con frequenza o che tende a diventare cronico è spesso collegato all'avanzare dell'età e al progressivo assottigliarsi delle cartilagini nella zona del collo. Questo tipo di cervicalgia può essere dovuta anche a fattori ormonali ( in menopausa si riduce la sintesi del collagene) e alla presenza dell'artrosi cervicale, che è annunciata da un dolore sordo e persistente, contro il quale si ricorre troppo spesso ai farmaci che tolgono i sintomi ma non risolvono le cause. Vediamo le alternative naturali.
Prendi gli oligoelementi - Eviterai la degenerazione di vertebre e tendini
Fra i rimedi di base contro la cervicalgia cronica ci sono gli oligoelementi, che esercitano un’azione terapeutica “di terreno” bonificando e disinfiammando i tessuti. La combinazione più indicata in questo tipo di disturbi è quella con Manganese-Rame: il Rame potenzia le difese immunitarie ed esercita una potente azione antisettica e antinfiammatoria utile contro tutti i dolori articolari o reumatici e negli stati spastici muscolari. Inoltre aumenta la produzione di elastina e la formazione del collagene. Il Manganese, dal canto suo, contrasta i processi degenerativi dell’invecchiamento, favorendo il normale sviluppo dell’apparato scheletrico e il coordinamento muscolare. Assumi una fiala di Manganese-Rame a giorni alterni per cicli di 2 mesi, da ripetere nell’arco dell’anno, in particolare in primavera e in autunno.La Boswellia riduce la sofferenza articolareLa Boswellia serrata, la pianta dell’incenso, si raccomanda per trattare i sintomi della cervicalgia cronica o comunque frequente: la resina ottenuta dal tronco e dai rami contiene acidi tetraciclici, polisaccaridi e acidi boswellici. Questi ultimi inibiscono l’azione di un enzima che favorisce i processi dolorosi, hanno azione antiossidante e frenano il deterioramento dei tessuti connettivi.Assumi una capsula di estratto di boswellia a pranzo e, se il dolore è molto intenso, prendine una seconda anche a cena. Mai a digiuno!
Un problema di rigidità - Così il dolore si cronicizza - Quante volte mentre lavori o stai parlando al telefono collo e spalle sono tesi e contratti? E quando sei in poltrona a leggere un libro, ti lasci andare o la testa non è mai del tutto rilassata? Diventa consapevole delle posture che tieni: queste forme di rigidità involontaria sono fra le prime cause della cervicalgia cronica.
L’esercizio da ripetere più volte
Il logorio funzionale della zona cervicale è il prodotto di una concomitanza di fattori: accumulo di tossine e radicali liberi a livello cartilagineo e muscolare, contratture, posture sbagliate mantenute a lungo nel tempo e mancanza di riposo. Se il disturbo è ricorrente, per sciogliere le contratture del collo bisogna ripetere più volte al giorno questo esercizio: da seduti, si immagina di avere in bocca un foglio di cartoncino parallelo al piano del pavimento; tenendo la testa ben diritta, la si fa ruotare (senza forzare) a destra e si fa un respiro profondo; poi, si alza la testa verso l’alto, cercando di guardare il soffitto, e si respira di nuovo; infine, si sposta la testa verso il basso, e si respira. Il tutto va poi eseguito sul lato sinistro, concentrandosi totalmente sulla percezione del movimento, per un totale di 3 volte per lato. Il consiglio è di ripetere l’intera batteria più volte al giorno
L’essenza di cajeput ti dà subito sollievo
Completa il trattamento massaggiando più volte al giorno sulla parte dolente un balsamo a base di olio d’oliva (un cucchiaino) e olio di Cajeput ( 7 gocce ) che scalda i muscoli e ti dona immediato sollievo. Il Cajeput, ottenuto per distillazione a vapore dai rami e dalle foglie più govani della Melaleuca Cajeputi ( un tropicale sempreverde), stimola la circolazione sanguigna e favorisce il più rapido assorbimento delle tossine prodotto dall'infiammazione.
Hai più di 60 anni?Ti serve la glucosamina
Se hai più di 60 anni, al posto della Boswellia usa la glucosamina: è una sostanza ricavata dal guscio dei crostacei che interviene nel metabolismo delle glicoproteine, che sono molecole fondamentali per la sintesi del tessuto connettivo e per la ricostruzione delle cartilagini articolari, che tendono a degenerare soprattutto dopo i 60 anni per effetto dell’artrosi e, nella donna, con l’avvento della menopausa. La glucosamina riduce il dolore a cervicale e le spalle e favorisce la ripresa di una vita normale. Il dosaggio ritenuto efficace è pari a 1500 mg al dì, per cicli di 1-2 mesi.
DORMIRE BENE è IMPORTANTE
Il cuscino giusto contiene cereali (e piccoli magneti)Chi soffre di cervicalgia, in genere, è anche una persona che non riposa in maniera adeguata o che, comunque, proprio a causa del dolore, tende a dormire poco e male: riposare significa “mollare la presa” e darsi delle pause di tregua quando si lavora, ma vuol dire anche poter contare su un buon sonno ristoratore, cosa che spesso manca a chi accusa dolori cervicali. E, come sappiamo, un dolore che non dà mai tregua toglie energia e capacità di reazione, e intasa il corpo di tossine che non fanno che peggiorare la situazione.Come regola generale, quando ci si addormenta la testa dovrebbe essere il più possibile allineata con il resto del corpo, che sarà sdraiato su un materasso semi-rigido, per esempio in lattice, il migliore per ottenere un adeguato sostegno; sono da evitare i cuscini troppo gonfi e imbottiti, che costringono il collo a curvarsi in maniera innaturale per tutta la notte, facendoci alzare al mattino più doloranti (e meno riposati) della sera prima... Una buona soluzione è rappresentata dai cuscini in piuma naturale, che ciascuno si può modellare sotto la nuca fino a trovare la posizione più comoda per prendere sonno. Esistono anche dei cuscinetti per eseguire una magnetoterapia casalinga a bassa frequenza, che è un valido aiuto per ridurre contratture e dolori. Questi guanciali, talora imbottiti con pula di farro o altri cereali, si possono anche scaldare e vanno posizionati sotto la testa: dissolvono le tensioni su collo, cervicale e spalle, conciliano il sonno e stimolano la circolazione sanguigna e linfatica, con una maggiore ossigenazione dei tessuti muscolari e cartilaginei.
Prima di dormire, esegui un massaggio sulla zona cervicale con un cucchiaino di olio di mandorle dolci mescolato a 4 gocce di olio essenziale di origano, che favorisce il sonno e allenta la rigidità. Inizia il massaggio dalla base del collo e risali verso la nuca, e continua così fino a che l'unguento non si sarà completamente assorbito.
Vedi Marzo 2020
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Commenti

Grazie Ilaria, molto utile per la mia cervicalgia. Mi prenderò cura di Atlante...
RispondiEliminaMolto bene :) .... ricordati anche di Epistrofeo :P
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