La mastiha disinfiamma e depura stomaco e duodeno
LA RESINA DEL PISTACIA LENTISCUS È UN VALIDISSIMO RIMEDIO CONTRO LE INFIAMMAZIONI GASTRICHE, COMPRESO L’HELICOBACTER PYLORI
Con il cambio di stagione, capita più spesso di consumare cibi crudi e magari non perfettamente conservati, e di esagerare con bibite gassate o qualche aperitivo in più, che a volte possono
mandare in crisi lo stomaco e l’intestino. Per prevenire i fenomeni infiammatori dell’apparato digerente, come acidità, colite, reflusso e dispepsia, uno degli estratti naturali più efficaci è il mastice che arriva dalla Grecia. Consigliata anche da Ippocrate, la mastiha è una gommoresina aromatica ottenuta dalla linfa della varietà Chia del Pistacia lentiscus, un alberello che cresce da secoli solo nella splendida isola di Chios, dove viene tuttora coltivato da una cooperativa di produttori certificati. Il mastice viene estratto incidendo il tronco e i rami del lentisco, dai quali fuoriesce sotto forma di gocce che si solidificano a contatto con l’aria.
Ne basta un grammo al giorno
Numerose ricerche scientifiche oggi confermano che anche a bassi dosagi (un grammo al giorno per cicli di 2 settimane)
il mastice di Chios è in grado di ridurre i sintomi della gastrite e di ridurre l’aggressività del batterio Helicobacter pylori, uno dei primi responsabili delle ulcere: merito dei suoi derivati triterpenici, ad azione antibatterica e disinfettante.
Come si utilizza
Assumi
un grammo di resina di mastice di Chios in dosi separate, da distribuire nell’arco della giornata: ne basta una capsula (350 mg) 3 volte al giorno al di fuori dei pasti per 2 settimane, con un abbondante bicchiere d’acqua. Sospendi per 3 settimane e poi eventualmente ripeti la cura, che si consiglia di fare di nuovo in autunno.
E RICORDA: in farmacia e in erboristeria devi sempre richiedere il mastice originale di Chios di provenienza biologica certificata.
Provalo in cucina: si abbina bene con il dolce ma anche col salato!
All’inizio il sapore della mastiha è amarognolo, ma poi si trasforma in un aroma rinfrescante, che ricorda i sentori di anice e cedro. Trovi in commercio il mastice anche
sotto forma di cristalli (le “lacrime di Chios”): puoi polverizzarli e usarli in cucina per insaporire pane, crostate, sorbetti, cous cous e carpacci di pesce.
Con fichi e latte di mandorle tampona il bruciore post prandiale
Hai la digestione lenta e difficile? Ti brucia lo stomaco? Hai la nausea? Mezz’ora prima dei pasti bevi un frullato preparato con un bicchiere di latte di mandorle, un fico fresco e 2 granelli di mastiha ridotti in polvere: tampona l’eccesso di secrezione acida e favorisce la sazietà.
Insieme alle pesche per reintegrare enzimi, acqua e minerali
Se fai sport e sudi tanto, abbina la più affascinante spezia del Mediterraneo con le pesche, un frutto rimineralizzante: dopo l’attività fisica, frulla 2 pesche, il succo di un limone, 3 lacrime di mastiha polverizzate e acqua fredda. Bevi subito.
Per assimilare meno calorie a tavola, abbinalo alle spezie in polvere
Pesta nel mortaio 2-3 granelli di mastiha, 2 pizzichi di pepe nero e 2 pizzichi di curcuma in polvere e utilizza questo mix per condire insalate, carpacci e verdure.
Con il tea tree cicatrizza le gengive e sbianca anche i denti
La mastiha ha un forte potere sbiancante e cicatrizzante, ed è utile per trattare le affezioni del cavo orale come gengiviti e parodontiti. Alla sera, diluisci in un bicchiere di acqua tiepida 2 lacrime di resina di mastiha ridotte in polvere e una goccia di olio di tea tree (antisettico) e usalo come collutorio.
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