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Alkemill Naturopatia e Dintorni 🌸 Naturopathy and surroundings

Imparare a cogliere ciò che di più prezioso la natura possa regalarci : prevenzione, cura e amore per sè stessi. Ilaria ( Alkemill) Naturopata psicosomatico, esperta in pedagogia e disagi infantili e dell'adolescenza, master in fiori di Bach e Cristalloterapia, tesi specifica su attacchi di panico e insorgenze di vario tipo riconducibili ad ansia e stress. Ha studiato Naturopatia Psicosomatica all'Istituto Riza di Milano con il Professore Raffaele Morelli. Ha studiato in seguito per diventare Comportamentalista animale e assistente veterinario, per poter applicare la naturopatia anche ai nostri adorati animali. Amante, esperta e allenatore di arti marziali,  Inizia all'età di dodici anni con il Kung Fu Shaolin per poi  incontrare altre discipline nello specifico Ninjutsu e Kung fu Wing Chun ( Italia Wing Chun Kuen - Scuola del Gran Maestro ip Chun, figlio del Gran Master Ip Man ) che continua attualmente a praticare ed insegnare.   Qui potrete trovare articoli, consigli

Maggio - L'alleato di stagione: il Tarassaco

Con il tarassaco stimoli il corpo ad autodepurarsi

L’INSALATA “MATTA” CHE COLORA I PRATI DI GIALLO È IL MIGLIOR DISINTOSSICANTE PER LO STOMACO E IL FEGATO.E FA BENE ANCHE A CHI SOFFRE DI PIGRIZIA INTESTINALE 
 
E' la pianta che in primavera punteggia i prati con i suoi fiori gialli, tanto comune che è quasi impossibile non notarla in qualunque pezzetto di prato, sia in campagna che nei parchi di città. Lo conosciamo come botton d’oro, dente di leone, erba o insalata matta, ma in realtà si tratta del tarassaco (Taraxacum officinale): una pianta rustica che ha tante virtù benefiche, preziose soprattutto in primavera quando vi è la necessità di sostenere quei processi di trasformazione e di adattamento che, nel nostro organismo, coinvolgono in primo luogo gli organi della digestione. Concentrato di magnesio - Il suo nome deriva dal greco “taraksis”, parola che significa “scompiglio”, perché il tarassaco giova a tutti i disordini corporei grazie a una profonda azione depurativa, che agisce sui fluidi del corpo e sulle mucose, liberandoli dai prodotti di scarto. Le foglie, in particolare, sono ricche di vitamine A, C, D e B e di sali minerali come ferro e magnesio, e sono ottime fresche, aggiunte alle insalate, oppure lessate. Le radici (da richiedere in erboristeria, già essiccate e da aggiungere alle tisane) racchiudono invece tannino e vitamina K. Tutta la pianta contiene triterpeni, inulina, pectine, acidi fenolici, lattoni sesquiterpenici... e tanto potassio: il minerale che incentiva i naturali processi di depurazione del nostro organismo.

Spazza via gli accumuli di tossine profonde

Ripulisce i reni - Il tarassaco favorisce l’espulsione delle tossine per via urinaria. Per questo, oltre a depurare i tessuti del corpo, li sgonfia, eliminando l’acqua in eccesso trattenuta sotto forma di ritenzione idrica o di edemi che possono appesantire piedi, gambe e caviglie, e creare gonfiori durante il ciclo mestruale.

Migliora la digestione - Aiutando fegato e bile a funzionare meglio, il tarassaco è utile per favorire la depurazione dopo eccessi alimentari, assunzione di farmaci o di alcol. Il suo sapore amaro, dovuto alla tarassicina, aumenta la produzione di saliva, bile e succhi gastrici, migliorando il processo di digestione dei grassi.

È ricostituente - Il tarassaco ha anche proprietà aperitive e ricostituenti. Le vitamine e la clorofilla di cui è ricchissimo stimolano il ricambio cellulare e rinnovano il sangue: ecco perché è perfetto in primavera per contrastare debolezza e astenia. Inoltre contiene inulina, dall’effetto leggermente lassativo. 

Fa bene a ossa e pelle - Se la pelle si arrossa a causa di un’intossicazione alimentare, l’infuso di tarassaco la sfiamma dall’interno, attenuando prurito e infiammazioni. A questo, poi, si aggiunge anche un’azione antireumatica perché il tarassaco agevola lo smaltimento dell’acido urico che si deposita nelle articolazioni. 

In compresse, in tazza o in insalata

L'infuso si prepara ponendo 2 cucchiaini di foglie essiccate di tarassaco in una tazza di acqua bollente e filtrando dopo 10 minuti. Il decotto, invece, è ottenuto dalle radici, 2 cucchiaini per 250 ml di acqua fredda, portare a bollore e attedere 10 minuti. Poi filtrare. Se ne  bevono due o tre tazze al giorno.

L'estratto secco - In caso di intossicazioni più profonde, la pianta si assume anche sotto forma di estratto secco ( 500 mg 2 volte al dì ) o di tintura madre - 50 gocce sciolte in un bicchiere di acqua 3 volte al dì, lontano dai pasti.

Come insalata
- Il tarassaco è la più comune tra le erbe amare tipiche della tradizione culinaria primaverile. È il nostro corpo a chiederle, in questa stagione, per depurarsi e rinnovarsi insieme alla natura. Le sue foglie si possono cucinare in insalata con le uova, nelle minestre e nei risotti, lessate e condite con olio e limone... 

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