CON I SUOI FUSTI VELLUTATI E LE FOGLIE A VENTAGLIO SI PREPARANO
SUCCHI E INFUSI AD AZIONE ANTIBATTERICA E DECONGESTIONANTE

Nel Nord Europa è da sempre considerata una
pianta magica, utile per curare numerose patologie: ulcere, piaghe, ferite che fanno fatica
a cicatrizzarsi, bruciori urogenitali, ma anche mal di
testa, dissenteria, insuffi cienza epatica, anemia ed
emorragie. Le donne scandinave un tempo usavano
il suo succo verde e astringente per sbiancare la
pelle e schiarire le efelidi, e ne bevevano il decotto per attenuare i dolori mestruali. Nel corso dei secoli, tuttavia, l’Alchemilla vulgaris si è ben ambientata
anche alle nostre latitudini, dove ha trovato dimora
nei vecchi giardini o anche in vaso, sui balconi più
soleggiati. Il suo nome sembra derivi dalla parola araba al-kimiya (“alchimia”) perché gli antichi alchimisti
credevano che l’acqua piovana raccolta nelle foglie
di alchemilla fosse in grado di trasformare i metalli in
oro. In fitoterapia si utilizzano soprattutto i suoi fusti
leggermente pelosi e le foglie dal margine pieghettato
a ventaglio, ricche di tannini, resine, saponine, acido
palmitico, stearico e salicilico: una meravigliosa sinergia di principi attivi che fanno assomigliare l’alchemilla
a un potente antinfiammatorio naturale.
L’
alchemilla è una pianta a carattere cespuglioso non molto
grande. Infatti si possono trovare esemplari che variano dai 30 o 40
centimetri d’altezza. Cresce nel sottobosco, così come nelle zone umide o
nei prati. Le aree di montagna sono ottime nonché predilette da
quest’ultima.
Si annoverano molte
proprietà al suo interno,
l’alchemilla per l’uomo infatti è un rimedio davvero versatile! Anche
nell’universo femminile è una validissima alleata, dopo scopriremo il
perché naturalmente. Gli esperti ricordano tra i molti benefici che è
antiossidante e antisettica oltre che astringente. I suoi numerosi usi
sono possibili grazie alle infiorescenze e alle foglie, ricchissimi di
principi attivi.
Proprietà e benefici dell’alchemilla
Le proprietà benefiche della pianta dell’alchemilla erano note già in
tempi remoti. I suoi impieghi infatti interessavano vari trattamenti
come la cura sintomatica del mal di denti,
delle infiammazioni e non solo. Oggi vediamo per cosa viene suggerita
in ambito terapeutico.Sappiate che ciò che rende l’alchemilla apprezzata
in fitoterapia sono i suoi principi attivi più importanti, cioè gli
acidi organici, i tannini, le saponine, gli zuccheri e i flavonoidi.
1. Stimola l’apparato riproduttivo femminile
La composizione chimica della alchemilla è davvero interessante. Le sostanze amare e i tannini giocano un ruolo importante nei
confronti delle donne.
Nello specifico gli esperti sostengono che siano utili per regolare ed
equilibrare il sistema riproduttivo femminile. Utile quindi per il
benessere delle ovaie e dell’utero e regolare il ciclo mestruale.
2. Proprietà astringenti
La pianta è riconosciuta come alleata contro diarrea
e altri problemi che possono interessare l’intestino. Il suo effetto
astringente infatti è utile in molte occasioni ed è dovuto dalla
presenza di tannini. Addirittura anche quando si parla di
feci con tracce di sangue l’alchemilla è una buona alleata, questo perché la vitamina C rafforza i vasi sanguigni.
3. Proprietà antiossidanti
Essendo presente la vitamina C, la pianta è apprezzata nel settore
fitoterapico per combattere i radicali liberi in quanto tale vitamina è
conosciuta per essere un’eccellente antiossidante. Sia la prevenzione
che la difesa contro i radicali liberi consente al corpo di proteggersi
da malattie cardiache e di natura degenerativa. È infatti utile contro
alcuni tipi di tumore.
4. Proprietà immunostimolanti
Sempre grazie alla vitamina C (presente nella pianta) è possibile
stimolare il sistema immunitario.
Ciò ne consegue che l’organismo può rispondere meglio agli attacchi di
virus e batteri. Sopratutto durante il cambio di stagione è facile
rimanere esposti alle malattie influenzali o i malanni stagionali. Consumare una tisana di alchemilla si rivela già abbastanza utile per ovviare al problema.
5. Proprietà cicatrizzanti
Grazie alla presenza dei tannini l’alchemilla trova utilizzo per
migliorare il processo di guarigione in caso di graffi, tagli e ferite. È
inoltre adatta per lenire il dolore, quindi si può definire un’alleata
molto preziosa in quest’ambito. Solitamente gli impacchi mediante l’uso
della tisana (lasciata intiepidire) e una garza sterile di cotone
offrono ottimi risultati.
6. Proprietà antinfiammatorie
I vari principi attivi della pianta esercitano un’azione antinfiammatoria, questa utile per il trattamento di acne,
eruzioni cutanee e altri disturbi che possono colpire la pelle.
Addirittura aiuta in caso di punture d’insetti. Ma non è tutto, contro
la pelle secca è un ottimo rimedio. Da tenere presente che la tisana è
ottima come antinfiammatorio e antisettico, questa utilizzata mediante i
gargarismi.
Usi dell’alchemilla
Qui sono presenti 3 utilizzi che riguardano la pianta
dell’alchemilla. Naturalmente è bene essere certi che tali rimedi non
causino effetti collaterali nei confronti di coloro che non hanno mai
fatto uso della pianta o dei suoi altri metodi di preparazione.
- Tisana di alchemilla. La tisana è suggerita come rimedio
erboristico, il quale offre numerosi benefici a coloro che ne fanno uso.
È diuretica infatti oltre che immunostimolante e mineralizzante. La sua
preparazione è semplicissima, occorre un pentolino dove far bollire 200
ml d’acqua minerale naturale. Dopodiché, versare il tutto in una tazza e
unirvi non più di 2 cucchiai piccoli di erba essiccata. Dopo 15 minuti
d’infusione è possibile consumare la tisana qui presente.
- Tintura madre. La tintura madre di alchemilla viene
consigliata fino a 3 volte durante l’arco della giornata. Ricordiamo che
per quanto riguarda il dosaggio corretto è bene affidarsi a quanto
riportato sulla confezione.
- Olio essenziale di alchemilla (vasca da
bagno). L’uso locale dell’alchemilla lenisce alcuni disturbi
dell’apparato femminile, come appunto le infiammazioni vaginali. È
sufficiente un bagno rilassante il quale si ottiene tramite l’impiego
dell’essenza della pianta in questione. Dunque, l’olio essenziale di alchemilla
viene aggiunto nella vasca da bagno per fornire il rimedio qui
indicato. Non c’è bisogno di eccedere ne con il trattamento ne con le
quantità dell’essenza. Generalmente 8 o 10 gocce nell’acqua calda sono
più che sufficienti.
Controindicazioni dell’alchemilla
Riguardo alle controindicazioni attinenti all’uso dell’alchemilla ci
sono alcune cose da conoscere in merito. Prima di tutto è bene sapere
che in
dosi eccessive si possono scatenare alcuni disturbi tra cui mal
di pancia, nausea e stitichezza.
Ovviamente le intolleranze e i casi di allergia verso alcuni suoi
componenti non sono affatto da escludere. Quindi i soggetti
ipersensibili devono prestare attenzione.
Sappiamo inoltre che
coloro affetti da ulcera gastrointestinale e gastrite
devono astenersi dal suo impiego.
Curiosità sull’alchemilla
Pare che l’alchemilla possa stimolare la produzione del latte materno,
ovviamente è bene domandare al proprio ginecologo prima di farne uso.
Ricordiamo comunque che la tisana è suggerita a tale proposito. Tra i
suoi utilizzi sappiamo che viene anche suggerita in caso di mestruazioni
abbondanti (ipermenorrea) e dolore associato.
Nel Medio Evo già si sentiva parlare di questa pianta, infatti vi
sono non poche leggende in merito. Gli alchimisti erano convinti che
l’alchemilla poteva disporre di proprietà magiche. L’acqua raccolta
dalle foglie era impiegata per la fabbricazione della nota “pietra
filosofale”. Naturalmente gli esiti sono sempre stati vani ma per lunghi
periodi l’uomo non ha mai smesso di provare. Non per caso il nome della
pianta che conosciamo oggi deriva proprio dalla parola “alchimia”.
Un’erba magica
piena di virtù
IN CUCINA
Nei risotti e nell’insalata
Le foglie fresche di alchemilla, ottime nelle insalate e nei risotti, tritate con timo e maggiorana si
possono frullare con un vasetto di yogurt naturale, una punta di senape, sale, pepe nero e olio
d’oliva. Si ottiene così una salsina in cui intingere
le verdure crude o da spalmare sul pane nero.
L'INFUSO
Regola il ciclo mestruale
Con le foglie essiccate di alchemilla si prepara
un infuso ad azione calmante e antinfi ammatoria: in un litro d’acqua bollente si aggiungono
40 g di foglie, si lascia in infusione 5-10 minuti e
se ne bevono 4 tazze al giorno, prima dei pasti.
È un toccasana per le donne che hanno un
ciclo irregolare e per quelle che si avvicinano alla
menopausa e accusano i
tipici malesseri legati al
cambiamento dell’assetto
ormonale.
Come far crescere la pianta in vaso
IL TRAPIANTO
Se non si opta per la semina,
che si fa in primavera, le piantine di alchemilla si acquistano
nei vivai; serve un vaso di coccio profondo, perché la pianta
giovane ha molte radici fibrose,
che si trasformano in un grosso
rizoma. I fusti arrivano anche ai
50 cm di altezza.
L’ANNAFFIATURA
L’irrigazione deve essere regolare soprattutto nei mesi
più caldi e durante la fioritura, avendo però cura che non
restino ristagni nel sottovaso.
Il terriccio deve essere preferibilmente alcalino, ben concimato e mescolato con del
materiale drenante.
LA RACCOLTA
Le foglie dell’alchemilla si
raccolgono a partire dalla
fine di luglio e per tutto agosto: una volta lavate e asciugate, vanno essiccate all’ombra (mai sotto il sole), e poi
si conservano al buio in sacchetti di tela o in barattoli di
vetro con chiusura ermetica.
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