I colpi d’aria, gli sbalzi di temperatura
dall’aria condizionata del bar al caldo afoso della spiaggia, ma
soprattutto i lunghi bagni nell’acqua non pulita del mare o della
piscina espongono l’
orecchio dei più piccoli (un organo
molto delicato e complesso) al rischio di contrarre disturbi che posono
rovinare le vacanze a tutta la famiglia. Sul podio degli inconvenienti
più frequenti d’estate l’
otite vanta il primato assoluto. È stato calcolato che oltre il 75% di tutti i
bambini incorre in almeno un’otite media entro i tre anni di vita e quasi il 50 % dei
bambini che sviluppano
otite, ripeterà l’infezione tre o più volte nell’arco dei tre anni. L’
otite è una patologia molto fastidiosa e davvero dolorosa per i
bambini,
il cui pianto disperato e la cui sofferenza mandano in tilt tutta la
famiglia che non sa più come calmarli, per di più in un contesto
vacanziero, lontano dal pediatra di fiducia. Vediamo cosa fare per
lenire il dolore e quando rivolgersi al medico.
Mal d’orecchio: non sono tutti uguali:
Otite media

È l’infiammazione dell’
orecchio medio, ossia della cavità timpanica che contiene la catena degli ossicini (martello, incudine, staffa).
È una malattia tipica dell’infanzia (in realtà più frequente d’inverno), nei
bambini tra i 3 mesi e i 3 anni. L’
otite
media è spesso la conseguenza di un forte raffreddore che, provocando
la congestione delle mucose del naso e delle vie aeree, facilita la
comparsa di fenomeni infiammatori, la chiusura della tromba di Eustachio
(il condotto che collega l’orecchio alla gola) e quindi il passaggio
dei microrganismi.
Otite esterna o otalgia
È
la forma più frequente d’estate e consiste in un’infiammazione della
pelle e del condotto uditivo che va dalla membrana timpanica all’esterno
della testa. È spesso provocata dall’acqua che rimane nel condotto
uditivo dopo il bagno, al mare o in piscina, creando un ambiente umido
che favorisce la crescita batterica. Il
bambino
portandosi le dita all’orecchio per grattarsi può aprire piccole ferite e
a sua volta favorire l’invasione batterica della mucosa uditiva
esterna.
L’antibiotico spesso non serve
“Nei
piccoli con più di 4 anni di età il disturbo si risolve senza farmaci
nel 99% dei casi nel giro di 48 ore”, afferma Nicola Principi direttore
della clinica pediatrica dell’università degli Studi di Milano. “Nei
piccoli sotto i 2 anni il ricorso all’antibiotico può diventare
necessario ma sempre e comunque su precisa indicazione del pediatra”.
Nel 75% dei casi le
otiti sono infatti di origine virale e quindi l’antibiotico è inutile. Non solo. Dando l’antibiotico al
bambino si rischia di peggiorare la situazione aumentando i casi di antibiotico-resistenza e gli effetti collaterali.
Le cure naturali per dare sollievo
Gli oligoelementi
nella fase acuta
somministrare al
bambino
il complesso Rame-Oro-Argento, 1 fiala la mattina a digiuno e la sera
lontano dalla cena associato a manganese-rame, 1 fiala mattina e sera,
per 3-4 giorni.
I granuli indicati nella fase iniziale per togliere dolore e secrezioni
Arsenicum album 5 ch
si usa comunemente quando il
bambino ha sete e prova sollievo quando tiene l’
orecchio
al caldo. Il dolore si manifesta a fasi alterne e si aggrava in piena
notte. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata
con il pediatra.
Capsicum 5 ch (è il peperoncino) è utile in caso di otite sierosa o purulenta con dolore forte alle
orecchie. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra.
Quando ha molto male:
Belladonna 9 ch
Se i timpani sono arrossati, il
bambino ha la febbre alta, suda molto e sente all’
orecchio un dolore intenso che va e viene rapidamente. La dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il pediatra.
Ferrum phosphoricum 5 ch
Quando il
bambino ha un’
otite
accompagnata da dolore modesto, febbriciattola e abbondante muco. La
dose è in genere di 5 granuli 3 volte al dì, ma va concordata con il
pediatra.
Pyrogenium 5 ch
È il rimedio omeopatico indicato in caso di dolore intenso, febbre elevata e persistente. Il
bambino presenta anche lingua arrossata e alito cattivo. La dose è di 2 granuli ogni 3 ore.
Ecco cosa fare subito:
Visita dal pediatra
Ai primi sintomi accusati dal
bambino
quali dolore intenso e pulsante, febbre, senso di ovattamento, forte
prurito esterno e fuoriuscita di secrezione (muco, sangue) dall’
orecchio,
è indispensabile rivolgersi al pediatra. Lo specialista osserva la
membrana timpanica (che in caso di otite è intensamente arrossata,
infiammata ed estroflessa) con uno strumento chiamato otoscopio. In base
alla diagnosi deciderà il trattamento più opportuno.
Periodo di vigile attesa
Fino a qualche anno fa al
bambino con l’
otite
venivano somministrati subito gli antibiotici. Poi alcuni pediatri
olandesi hanno cominciato a seguire una via più cauta dimostrando che in
realtà, per i
bambini con
otite media
acuta, un atteggiamento di vigile attesa di 2-3 giorni permetteva di
evitare la cura antibiotica (per ben 6-7 bambini su 10!). Cura
antibiotica che nella maggior parte dei casi era fra l’altro
assolutamente inutile perché l’
otite guariva
spontaneamente. Per vigile attesa si intende appunto un periodo di 2-3
giorni in cui si dà al bambino di età superiore ai 2 anni l’analgesico
per ridurre il dolore (di solito si usa il paracetamolo) e si osserva
l’andamento del disturbo, con l’aiuto di un otorino o del pediatra.
I consigli salva-udito al mare
L’acqua
del mare, del lago o della piscina non è sempre pulita. È meglio che i
neonati facciano il bagno dentro un canottino riempito con acqua dolce
riscaldata al sole.
Con i più grandicelli, se sono soggetti alle
otiti, i consigli sono di dare loro tappi auricolari, prima di fare il bagno. E di asciugare bene le
orecchie quando il bambino esce dall’acqua.
Evitare di instillare gocce auricolari nell’orecchio del
bambino con l’
otite. Servono a poco e diventano pericolose quando il timpano è perforato.
Sul fronte alimentare ridurre latte e latticini perché favoriscono la produzione di muco.
Tenere il nasino del
bambino sempre pulito facendo regolarmente i lavaggi nasali con soluzione fisiologica.
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