In forma di sciroppo o infuso questo vegetale antichissimo rafforza la
risposta immunitaria, aiuta la digestione e previene le infezioni
"marzoline"...
Esiste in natura un rimedio per
la tosse grassa, le riniti e le sinusiti che si ricava da un’anonima
pianta che cresce ai bordi delle nostre strade: il rafano.
Nonostante l’aspetto poco appariscente, questo prezioso vegetale è
conosciuto come “medicinale” sin dai tempi dell’antica Roma. Non è raro
trovarlo raffigurato in molti affreschi appartenenti a quel periodo. Ma
per comprendere le ragioni del successo del rafano nella cura di tossi,
riniti e sinusiti bisogna tenere bene presenti le funzioni del fegato.
Questo importantissimo organo è strettamente correlato con i disturbi
delle vie aeree. Non a caso molte forme di tosse cronica e di
infiammazioni alle vie aeree apparentemente croniche “servono” per
decongestionare il fegato.
Questi disturbi quindi spariscono solo
aiutando quest’organo e normalizzando l’intestino. Ed è proprio a questo
livello che interviene il rafano.
Un grande aiuto per il fegato
Questa pianta è considerata un vero e proprio toccasana a livello epatico.
Ciò è possibile grazie alla presenza di elevate concentrazioni di
solforati, molecole che fungono da antiossidanti e aiutano quindi il
fegato a detossificarsi. Ma la capacità di curare le infezioni delle vie
aree è anche merito delle proprietà antinfiammatorie che il rafano
possiede. Una delle componenti principali della radice è la vitamina C,
ottimale per l’organismo e in particolare per il sistema immunitario.
Accanto alla vitamina C, il rafano offre anche una vasta quantità di
calcio, flavonoidi, sodio e magnesio, tutte sostanze importanti per il
benessere fisico.
In una sola pianta molte virtù
Una
delle componenti più importanti della radice di rafano è il glucoside
sinigrina: le sue molecole sono molto preziose per la nostra salute
poiché sono in grado di contrastare, come ampiamente documentato in
numerosissimi studi, la crescita dei microrganismi. Per questa ragione
il rafano è considerato anche una vera e propria “penicillina naturale”.
Assumere il rafano sotto forma di sciroppo o come bevanda
calda, può aiutarci a trovare beneficio in caso di sintomi influenzali,
bronchiti e disturbi respiratori d’origine allergica, così frequenti
proprio all’approssimarsi della primavera.
Come usarlo contro la tosse…
Soffriamo
per una tosse che non vuole andarsene? Prova con lo sciroppo di rafano.
È semplicissimo da preparare: centrifuga una radice di rafano, metti il
succo in un bicchiere e copri con miele. Lascia riposare il tutto per
almeno 6-8 ore. Ne bastano due cucchiaini al dì prima dei pasti.
…e per riarmonizzare il fegato
Per
regolarizzare quest’organo occorre l’infuso di rafano. Per ottenerlo
basta fare bollire 30 grammi di radice in un litro d’acqua. Dopo aver
filtrato il tutto, lascia raffreddare leggermente e bevine al massimo
tre tazze al giorno.
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