Per chi ha la tendenza a soffrire di disturbi “stagionali”, come le gastriti, le problematiche ormonali o anche certe forme di dermatosi, marzo può essere un mese difficile. Se infatti nella transizione dalle culture agrarie alla società industriale sono scomparsi i riti di passaggio che accompagnavano corpo e mente nella nuova stagione, il corpo continua a vivere nella ciclicità del tempo reale, e non nel tempo lineare inventato dall’uomo. Questo contrasto produce una sorta di “sfasatura” che può scompensare le funzioni ipofisarie, alterando l’attività ormonale e dando luogo a crisi emotive, emicranie, disturbi gastroenterici, ma anche alterazioni del ciclo e disturbi ovarici. Per riequilibrare il sistema neurovegetativo nel suo complesso, possiamo ricorrere all’olio essenziale di palo santo (“legno sacro”), ideale per riarmonizzare il sistema nervoso, contrastare lo stress e ritrovrae ottimismo, fiducia e gioia di vivere.
Il
Palo Santo (Bursera graveolens) è un
albero tropicale che cresce spontaneamente in alcune zone dell’
America Centro-Meridionale e che viene coltivato nelle regioni dell’Ecuador e del Perù. Il suo nome deriva da una particolarità legata alla sua fioritura, che avviene il giorno di Natale. La
raccolta del suo legno, considerato benefico, quasi sacro, avviene in maniera particolare per preservare questa pianta protetta.
Dal legno dell’albero di Palo Santo vengono ricavati bastoncini per incenso e un olio essenziale
aromatico dalle numerose proprietà. La descrizione botanica dell’albero
di Palo Santo (“legno santo”) è avvenuta solamente nel 1824 a seguito
di una spedizione tedesca nelle Americhe, ma esso era già conosciuto ed
utilizzato da secoli da parte delle popolazioni sudamericane.
La produzione del Palo Santo, sia per quanto riguarda l’incenso che per quanto concerne l’olio essenziale, avviene nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’albero stesso, in quanto si impiegano esemplari di Palo Santo già caduti a terra e seccati naturalmente,
in quanto gli alberi giovani non presentano le caratteristiche
richieste: per produrre il suo confondibile odore, infatti, gli alberi
devono avere almeno 10 anni e seccati naturalmente.

Secondo l’uso tradizionale, l’impiego del Palo Santo è rivolto soprattutto a contrastare quelle energie negative che possono essere origine di malesseri fisici di cui non si sono individuate altre cause o di condizioni psicologiche negative, come depressione, tristezza e cattivo umore. Secondo l’originale visione del mondo di alcune popolazioni sudamericane, il Palo Santo protegge sia gli adulti che i neonati dalla “mala energia” e dalla “planga bianca“,
energie negative che si ritiene possano causare malocchio e malattie
nel momento in cui si entra a contatto con persone estranee.
Il Palo Santo viene impiegato in sostituzione dell’incenso vero e proprio per purificare gli ambienti domestici, allontanare senza violenza le zanzare
e gli altri insetti, anche esponendo al fumo gli indumenti e i
pannolini dei bambini piccoli, per proteggerli dalle punture. Viene
impiegato in cerimonie sia laiche che religiose, in alcuni casi anche da
parte della Chiesa Cattolica.
Tradizionalmente, il liquido fresco che fuoriesce dall’incisione della corteccia di Palo Santo viene impiegato in caso di micosi della cute. La sua resina viene invece utilizzata per disinfettare la ferita ombelicale dei neonati e per curare il mal di denti e la carie.
Cura le nevralgie e le dermatiti allergiche
l’olio
di palo santo ha un aroma di menta e agrumi. Favorisce il sonno, seda
gli spasmi gastrici, contrasta le emicranie e i disturbi asmatici, ma
anche i disturbi della pelle legati allo stress
Esiste anche un uso interno del Palo Santo, che lo vede impiegato per la preparazione di una tisana per la cura di dolori allo stomaco,
problemi intestinali, vomito, dolori generici avvertiti in tutto il
corpo e problemi alle vie respiratorie e alle vie urinarie. Viene
inoltre utilizzato contro i disturbi psicosomatici e dell’umore.

L’olio essenziale di Palo Santo
è prodotto dal metabolismo della pianta e si presenta sotto forma di
molecola odorosa, percepita attraverso l’olfatto. Viene utilizzato in
aromaterapia in quanto considerato in grado di interagire con
l’organismo a livello fisico, psico-emozionale e spirituale. In
particolare viene impiegato:
1) Contro gli attacchi d’asma e in caso di allergia.
2) Per alleviare tosse e raffreddore.
3) Per placare l’ansia.
4) Contro il mal di testa.
5) Per la meditazione e il rilassamento psico-fisico.
L’incenso di Palo Santo,
cioè il legnetto aromatico ricavato da questa pianta e adatto ad essere
bruciato, viene utilizzato lasciandone bruciare l’estremità fino ad
ottenere un po’ di brace e del fumo profumato. Ogni legnetto può essere
utilizzato più volte, in particolare per:
1) Sprigionare una profumazione intensa e gradevole.
2) Allontanare le zanzare e gli insetti.
3) Inibire la diffusione dei cattivi odori e dei batteri.
4) Favorire la meditazione e il rilassamento.
5) Purificare gli ambienti dalle negatività.
Utilizzalo anche così
La mattina insieme alla crema
Per affrontare la giornata senza affanno, la mattina versa una goccia di olio di palo santo in un cucchiaino di crema idratante, mescola bene e applicane un poco sui polsi. • La sera nella vasca da bagno Se la giornata è stata troppo intensa o faticosa, la sera regalati un bagno all’essenza di palo santo: versane 3 gocce in una vasca d’acqua calda, resta immersa 15 minuti, poi stenditi sul letto a riposare, avvolgendoti in un telo caldo.
Riza - Alkemill
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