La Farfara è una piccola pianta dai fiori gialli, utile per affrontare i
disturbi invernali: la medicina celtica la consigliava a chi soffriva
di allergie...
Nell’antichità era consuetudine
accompagnare con le erbe, i rimedi naturali e i cibi più appropriati, il
transito verso il termine di ogni stagione. La medicina dei conventi e
la spagiria sceglievano dei preparati specifici perché ritenevano che
questo fosse uno dei momenti dell’anno più a rischio per la salute. In
particolare vedevano la primavera come il periodo cui prestare maggior
attenzione e si preparavano già dal mese di febbraio. E come si
preparavano? Spesso la scelta cadeva sulla farfara, un’erba perenne
facilmente rinvenibile vicino ai ruscelli.
La farfara ha una
caratteristica piuttosto rara: i suoi fiori di colore giallo intenso
sbocciano prima che la pianta lasci fuoriuscire le foglie. Compare
dunque prima il fiore e poi la foglia, e questo faceva ritenere alla
medicina celtica che in lei la primavera “entrasse” prima che in tutta
la Natura circostante.
La farfara aiuta a liberare la respirazione
La
farfara veniva così consigliata a coloro che soffrivano di
allergie
respiratorie e cutanee, alle persone che in primavera si trovano "in
conflitto" con le fioriture dei pollini. Ed effettivamente
molti
hanno riscoperto i notevoli risultati che i decotti e le tisane di
farfara apportano in caso di tosse, bronchiti allergiche e nelle
eruzioni cutanee. Inoltre, in base ai criteri dell’analogia, la
medicina spagirica chiama la farfara l’erba “della fretta”, perché,
come abbiamo detto, vuol fiorire prima di tutte le altre piante e ancora
prima di emettere le foglie. Ebbene: se una persona soffre di allergie
e vive sempre di corsa, all’ultimo momento, è impaziente e non vede
l’ora di mandar via i suoi disturbi, la farfara fa per lei. Come ci ha
insegnato il grande medico rinascimentale Paracelso, i caratteri degli
uomini e quelli delle piante si assomigliano profondamente. Dobbiamo
ricordarcene.
Con la farfara disinfiammi bronchi e pelle
Si
mettono 10 g di sommità fiorite di farfara in mezzo litro di acqua.
Dopo la bollitura di un minuto, far riposare circa 10 minuti. Filtrare
bene (in modo da trattenere la peluria che ricopre le foglie) e bere 2-3
tazze al giorno. È utile per chi soffre di bronchiti allergiche e per
chi è affetto da acne e da eruzioni cutanee allergiche. In questo caso,
massaggiare anche la pelle nei punti più sofferenti con l’acqua
dell’infuso e continuare così per un mese.
Fonte : Riza
Alkemill
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