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Alkemill Naturopatia e Dintorni 🌸 Naturopathy and surroundings

Imparare a cogliere ciò che di più prezioso la natura possa regalarci : prevenzione, cura e amore per sè stessi. Ilaria ( Alkemill) Naturopata psicosomatico, esperta in pedagogia e disagi infantili e dell'adolescenza, master in fiori di Bach e Cristalloterapia, tesi specifica su attacchi di panico e insorgenze di vario tipo riconducibili ad ansia e stress. Ha studiato Naturopatia Psicosomatica all'Istituto Riza di Milano con il Professore Raffaele Morelli. Ha studiato in seguito per diventare Comportamentalista animale e assistente veterinario, per poter applicare la naturopatia anche ai nostri adorati animali. Amante, esperta e allenatore di arti marziali,  Inizia all'età di dodici anni con il Kung Fu Shaolin per poi  incontrare altre discipline nello specifico Ninjutsu e Kung fu Wing Chun ( Italia Wing Chun Kuen - Scuola del Gran Maestro ip Chun, figlio del Gran Master Ip Man ) che continua attualmente a praticare ed insegnare.   Qui potrete trovare articoli, consigli

Omeopatia


L’omeopatia è stata fondata da Christian Friedrich Samuel Hahnemann e si proprone di curare sintomi e malattie con rimedi omeopatici che rispettano il corpo, non eliminando il sintomo, ma bensì stimolando l’individuo a vincere la malattia.

Che cos'è l'omeopatia

L’omeopatia (da homòios, simile, e pàthos, malattia) si propone di curare sintomi o malattie con dosi infinitesimali delle sostanze che in dosi maggiori provocherebbero gli stessi disturbi o malattie nei soggetti sani (Similia similibus curantur). I rimedi omeopatici tendono a rispettare il corpo, non eliminando il sintomo, ma bensì stimolando l’individuo a vincere la malattia, rafforzando la costituzione. Le sostanze omeopatiche a scopo terapeutico sono al 70% di origine vegetale, ma vi sono anche sostanze di provenienza animale e minerale. Sono tutte sottoposte a diluizione e scuotimento, per eliminare le proprietà tossicologiche, esaltandone invece quelle terapeutiche.
Fondatore dell’omeopatia è il medico Christian Friedrich Samuel Hahnemann, nato nel 1755 a Meissen, in Sassonia. La medicina del tempo era fatta di salassi, clisteri, purghe, sanguisughe e altre terapie irrazionali con effetti disastrosi. Dopo una sperimentazione con il chinino, Hahnemann si convince del potenziale terapeutico di dosi molto diluite del rimedio omeopatico, fino a dare alle stampe l’Organon, il suo trattato più noto. All’interno si parla del profilo del buon medico, del ruolo della forza vitale che domina in modo dinamico il corpo materiale, del concetto di malattia come sconcerto dinamico dell’essenza materiale. Oggi, l’omeopatia gode di larghi consensi tra la popolazione di tutto il mondo.

Benefici e controindicazioni 

L’omeopata prescrive il rimedio in base alle caratteristiche psicofisiche differenti per ogni paziente. Ciò implica un ascolto e un approccio umano verso la persona, e non unicamente verso la malattia, come spesso accade per la medicina tradizionale. Questo è il beneficio più importante dell’approccio omeopatico. La disputa tra omeopatia e medicina tradizionale si risolve nella non scientificità dei rimedi omeopatici, riconducibili all’effetto placebo e spesso viene chiamata in causa la questione dell’interesse delle case farmaceutiche. Ciononostante, l’efficacia dell’omeopatia conduce a sé molte persone deluse dai trattamenti medici convenzionali. Anche per l’omeopatia, esistono delle controindicazioni relative a trattamenti non corretti.

Per chi è utile l'omeopatia

È vasto l’elenco di patologie trattabili mediante omeopatia. È doveroso ricordare che, prima della malattia, l’omeopata cura il malato. A parte ciò, l’omeopatia è efficace in casi di malattie organiche, funzionali, acute o croniche. Tra i disturbi più comuni trattati omeopaticamente, secondo un documento della LUIMO ci sono nell’ordine: disturbi psichici, malattie dell’apparato respiratorio, della cute, dell’apparato digerente e genitourinario, malattie endocrine e nutrizionali, malattie del sistema osteomuscolare, del sistema nervoso, circolatorie e via dicendo. La prevenzione occupa l’ottavo posto.

La legge in Italia e all’estero

Sono circa 8 milioni gli italiani che si curano con l’omeopatia e il numero dei medici presenti nel Registro Nazionale dei Medici Omeopatici è in crescendo. Se l’omeopatia gode del consenso della popolazione, lo stesso non si può dire da un punto di vista legislativo.
In Italia, infatti, non esiste una legislazione specifica sull’omeopatia, malgrado diverse proposte di legge depositate in Parlamento. In altri paesi del mondo, l’omeopatia è riconosciuta come sistema medico o specialità medica, addirittura integrata nel sistema sanitario nazionale.
Per un diventare omeopata, è doveroso specializzarsi dopo la laurea in medicina generale. Dopo la specializzazione, segue un periodo di tirocinio e di almeno due anni di pratica, condizione sine qua non per l’iscrizione al Registro.

Curiosità sull'omeopatia

Sin dai tempi di Hahnemann, ci sono state scuole omeopatiche fra loro contrapposte, in lotta riguardo particolari aspetti relativi alla tecnica di somministrazione dei rimedi. I più importanti indirizzi omeopatici sono cinque: l'Unicismo, il Pluralismo, il Complessismo, l'Omotossicologia e l'Eclettismo.

Chi è e cosa fa l'Omeopata

L'omeopata riconduce l'essere al suo equilibrio psicofisico operando sul doppio fronte della cura e della prevenzione.

Le sostanze omeopatiche comunemente utilizzate a scopo terapeutico provengono dal regno vegetale (il 70% dei rimedi omeopatici), animale e minerale. Tutte sono sottoposte ad un particolare processo di diluizione e scuotimento, che ha il fine di eliminarne le proprietà tossicologiche, esaltandone quelle terapeutiche.
Le forme farmaceutiche più frequentemente utilizzate sono i globuli ed i granuli. L'omeopata prescrive il rimedio in base alle caratteristiche psicofisiche differenti per ogni paziente; ciò implica un ascolto assoluto e un approccio umano al malato, alla malattia, o meglio, alla persona. Nella scelta del rimedio omeopatico, quindi, l'omeopata deve sempre prendere in esame nei minimi particolari la sede, il carattere e l'aspetto emotivo del paziente.
Il principio cui obbediscono gli omeopati è Similia similibus curantur, delineato e spiegato dallo stesso fondatore della disciplina, Samuel Hahnemann: "Si utilizzi per la malattia da guarire, quel farmaco in grado di suscitare artificialmente una malattia possibilmente simile".
Ogni omeopata può sentirsi più vicino a un approccio unicista (prescrizione di un solo rimedio mirato a coprire l'insieme dei sintomi identificati), pluralista (prescrizione contemporanea di più rimedi), complessivista (somministrazione di molti medicamenti).

Cosa cura l'omeopata

Postulato fondamentale dell'omeopatia è che l'uomo in vita possiede una forza vitale, una energia vivificatrice, che pervade il suo organismo, il suo corpo e la sua mente, che armonizza tra loro tutte le funzioni fisiologiche e i suoi sensi.
Questa energia vitale, quando è in equilibrio, svolge un'attività protettrice contro i fattori patogeni esterni; l'omeopata interviene in via preventiva ed efficace sull'alterazione di questo equilibrio.
Molto vasto è l'elenco della patologie curabili con l'omeopatia, ma è importante ribadire che, prima della malattia, l'omeopata cura il malato, indipendentemente dal nome che è stato associato al disturbo. L'omeopatia è efficace sia nei casi di malattia organica, funzionale, acuta o cronica.

Diventare omeopati

Gli omeopati sono medici specializzati che, dopo la laurea a ciclo unico in medicina generale (6 anni), hanno optato per la specializzazione, della durata di 4 anni in omeopatia.
La specializzazione in medicina omeopatica è una possibile scelta che il medico può prendere, oltre a quella in medicina antroposofica e quella in omotossicologia, fermo restando le specializzazioni della medicina convenzionale. I corsi sono tenuti dalle scuole della Fiamo (13 in tutta Italia), da scuole indipendenti e dalle scuole della Simo (Bologna e Trentino Alto Adige).
La specializzazione prevede un minimo di 600 ore di tirocinio-formazione, sia teorica che pratica e seminari vari. Al termine della frequentazione del corso viene rilasciato un diploma o attestato. Per poter esercitare la professione in maniera autonoma, è richiesta un'esperienza di pratica di almeno due anni attraverso la quale p poi possibile iscriversi al Registro nazionale dei medici omeopati.

Una seduta dall'omeopata

Il corpo parla e le parole con cui il paziente descrive il suo malessere diventano per l'omeopata una finestra aperta sulla via della cura. Per questo la visita omeopatica si articola essenzialmente di due momenti principali: nella prima parte il medico cerca di entrare in contatto con il paziente in modo da delineare un quadro generico che contenga gli antecedenti familiari, quelli legati al periodo dello sviluppo, nonché sulle eventuali malattie del passato e le relative cure effettuate.
La seconda parte, invece, si sofferma sull’esame fisico dei singoli organi ed apparati, esattamente come avviene in una visita medica tradizionale. Ogni domanda che l'omeopata pone al suo paziente ha come fine ultimo quello di spostare l’obiettivo della cura dal singolo sintomo o malattia del momento, alla persona intera intesa come malato. Individuata l'alterazione dell'armonia interna all'organismo, l'omeopata studia  il rimedio omeopatico da somministrare che sia più adatto per trattare il disturbo e ristabilire l'equilibrio funzionale di organi e apparati. 

L'omeopata in Italia e all'estero

All'incirca 8 milioni di italiani si curano con l'omeopatia e il numero dei medici presenti nel registro nazionale dei medici omepati è in crescendo. Ciononostante in Italia non esiste una legislazione specifica sull'omeopatia, malgrado decine di proposte in Parlamento: disposizioni che riguardano l'esercizio della medicina omeopatica sono rintracciabili o in risoluzioni degli Ordini dei Medici o in sentenze della Cassazione.
In molti paesi sia in America che in Asia, invece, l'omeopatia è stata riconosciuta come un sistema medico o specialità medica e in molti casi è stata addirittura integrata nel sistema sanitario nazionale.

Curiosità

Samuel Hahnemann (1755-1843), padre dell'omeopatia, studiò presso le Università di Lipsia e Vienna e conseguì la laurea in medicina presso l'università d'Erlangen in Baviera.
Poliglotta, medico brillante, membro dell'Accademia delle Scienze di Magonza e della Società Economica di Lipsia, dopo aver raggiunto un certo successo professionale, a un certo punto della sua vita dovette affrontare una profonda crisi di coscienza che lo costrinse a mettere in dubbio tutti i suoi studi, ma grazie alla quale maturò la scelta di aprire varchi nuovi su metodi di cura che lo portarono a fondare la disciplina omeopatica.
Pare che, all'acme del momento di crisi personale, si presentò un giorno alle persone che lo attendevano in attesa di un consulto, pronunciando una frase divenuta memorabile: “Via da qui, fuori! Sono incapace di curarvi, rubo soltanto i vostri soldi!”


Grazie  a : Cure Naturali

Alkemill Riza

 

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