I chiodi di garofano, dal profumo intenso e deciso, oltre a dare sapore
ai nostri piatti, alleviano il mal di testa, e il mal di denti, aiutano
la memoria, facilitano la digestione, contrastano la nausea, alleviano i
crampi intestinali e molto altro
I
chiodi di garofano sono una spezia ricavata dai boccioli essiccati di
Eugenia caryphyllata, un albero sempreverde alto fino a 15 metri, appartenente alla famiglia delle
Myrtaceae.
Questa pianta è originaria delle isole Molucche in Indonesia (famose
per il commercio delle spezie). Al tempo delle colonie, se ne contesero
il monopolio Portoghesi e Olandesi. Dopodiché, sul finire del 1700,
venne esportata nelle Antille, a Zanzibar e Mauritius, dove viene ancora
coltivata. Oggi viene coltivata anche in Madagascar, India, Malesia e
Brasile. L’
Eugenia caryphyllata ha fiori
piccoli, con peduncolo e calice allungato (di colore che passa dal verde
chiaro, al rosa, al rosso accesso man mano che maturano) su di cui si
trovano quattro lobi da cui partono quattro petali bianchi. I chiodi di
garofano si ricavano dai
calici essiccati al sole
quando diventano rosa, prima che il fiore si apra. Una volta essiccati, i
chiodi di garofano assumono un colore rosso scuro intenso, sono ruvidi
al tatto, quasi da sembrare dei piccioli legnosi; schiacciandoli se sono
di buona qualità lasciano sulle dita tracce oleose.
I chiodi di garofano nella storia
Il nome dei chiodi di garofano deriva dal fatto che questa spezia assomiglia sia a dei chiodi sia ai garofani.
Molto diffusa in Oriente, soprattutto
in Cina dove antichi manoscritti riportano che era d’obbligo, per chi fosse al cospetto dell’Imperatore,
masticare chiodi di garofano per mantenere fresco l’alito.
Nella medicina cinese, infatti, i chiodi di garofano sono utilizzati
per disinfettare il cavo orale, oltre che considerati afrodisiaci. Nel
IV-V secolo i chiodi di garofano vennero importati anche in Europa. Da
questo momento in poi, in coincidenza con il solstizio d’estate, nel
giorno dedicato a San Giovanni Battista, ovvero il 24 giugno, la Chiesa
introdusse il
rito della benedizione dei chiodi di garofano da parte del Papa,
distribuiti ai fedeli in sacchettini bianchi con l’auspicio di buona
salute, fisica e spirituale. Molto usati in cucina, i chiodi di garofano
hanno diverse proprietà terapeutiche, per cui vengono impiegati anche
in
medicina naturale, soprattutto fitoterapia e aromaterapia. Vediamo qui di seguito quali sono le proprietà.
Contenuto nutrizionale dei chiodi di garofano
I chiodi di garofano sono ricchi di
sali minerali come sodio, potassio, calcio, fosforo, ferro, zinco, rame, magnesio, selenio e manganese. Anche il contenuto di
vitamine è buono, principalmente vitamina C, gruppo B, vitamina A, E e K. I chiodi di garofano presentano inoltre anche alcune
sostanze antiossidanti,
tra cui beta-carotene, criptoxantina, luteina e zeaxantina. Sono ricchi
di fibre e grassi. Inoltre contengono flavonoidi, tannini,
sesquiterpeni, triterpenoidi e
olii essenziali. Il principio attivo dei chiodi di garofano è l’
eugenolo, che conferisce il caratteristico aroma ed è il responsabile di alcune proprietà.
Quali sono le proprietà e i benefici dei chiodi di garofano
L’eugenolo presente nei chiodi di garofano svolge un’attività
antisettica da un lato e
analgesica
dall’altro. In tal caso, i chiodi di garofano, sotto forma di olio
essenziale diluito in acqua o preparando un infuso con cui fare degli
sciacqui, sono ottimi per
lenire il mal di denti e le
gengive infiammate. Ecco perché si trova sia nella composizione dei
dentifrici sia nei collutori per l’igiene del cavo orale. A livello
dell’apparato digerente, l’infuso di chiodi di garofano aiuta in caso di
indigestione, attenuando la sensazione di nausea, facilitando il transito del cibo in stomaco e alleviando eventuali
disturbi intestinali,
evitando così anche l’accumulo di gas e tossine. Lo stesso infuso,
oppure l’olio essenziale, può essere utilizzato per fare gargarismi
oppure pediluvi e lavaggi alle mani in caso di micosi, per la sua
azione antimicotica. I flavonoidi contenuti nei chiodi di garofano, poi, svolgono un’
attività antinfiammatoria.
Tra le spezie, i chiodi di garofano, sono al primo posto per la
capacità di assorbimento degli alimenti nei confronti dei radicali
liberi (ORAC), grazie al loro contenuto di sostanze antiossidanti,
in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare e mantenere giovane l’intero organismo. Ecco perché i chiodi di garofano
fanno bene alla pelle, ma anche agli occhi (soprattutto per la presenza di vitamina A e beta-carotene). I chiodi di garofano vantano
proprietà tonificanti, dato che stimolano la circolazione sanguigna,
combattono la stanchezza e sono considerati
afrodisiaci. L’effetto energizzante si rivela anche sul sistema nervoso, poiché
favoriscono la memoria.
Se assunti con moderazione i chiodi di garofano non presentano
particolari controindicazioni, ma se si esagera possono dare un effetto
irritativo alle mucose gastriche. Ecco perché è bene
limitarne il consumo in caso di ulcera, gastrite o altre problematiche allo stomaco. Ad alte dosi i chiodi di garofano sono tossici per il fegato e il sistema nervoso.
L’
olio essenziale di chiodi di garofano svolge un’azione
antisettica e antimicrobica.
Ecco perché è ottimo messo nei diffusori per disinfettare l’ambiente,
per debellare i virus influenzali. Utilizzato diluito per sciacqui e
gargarismi.
L’olio essenziale è anche un
antispasmodico e può essere usato sulla pancia per lenire spasmi intestinali, oppure impiegato anche per i
massaggi sui muscoli per alleviare il dolore in caso di contratture o crampi, con anche un
effetto tonico e stimolante.
Attenzione ! l’olio essenziale usato puro può irritare la pelle, quindi va sempre diluito con un altro olio (per esempio quello di mandorla). L’olio essenziale di chiodi di garofano è da evitare durante la gravidanza e l’allattamento.
Sotto forma di olio essenziale o di infuso, i chiodi di garofano
svolgono un’azione antisettica e protettiva contro germi, batteri e
disturbi invernali
Una delle spezie che usiamo in cucina, neanche la più conosciuta, è considerata il “re degli antiossidanti”. Si tratta dei
chiodi di garofano,
che un recente studio spagnolo ha eletto come miglior alternativa
naturale ai conservanti chimici. Questa loro proprietà, dovuta
principalmente all’altissimo contenuto di polifenoli, li rende anche dei
perfetti “anti-età” naturali, alleati preziosissimi contro i radicali
liberi. La notizia arriva da uno studio spagnolo condotto presso
l’università Miguel Hernandez di Alicante.
I
chiodi di garofano
quindi, oltre a essere un’alternativa naturale ai composti chimici per
conservare i cibi nella catena produttiva industriale hanno un risvolto
assai rilevante per la salute delle persone.
Nei piccoli fiori essiccati uno scrigno di virtù
Dell’
Eugenia caryophyllata, originaria delle isole Molucche, si utilizzano i boccioli non ancora fioriti che, una volta essiccati, diventano i “
chiodi di garofano”.
Se pensiamo che sono prodotti dalla pianta anche per difendersi
dall’assalto di funghi, batteri e parassiti, per analogia comprendiamo
come tale rimedio naturale possa svolgere un’azione di difesa simile
anche nel corpo umano.
Dai
chiodi di garofano, per distillazione, si ottiene l’
olio essenziale ben
conosciuto in odontoiatria per la sua capacità di calmare il mal di
denti. Un tempo, nell’antica Cina, serviva anche per mascherare l’alito
cattivo, al punto che a chi si avvicinava all’Imperatore si imponeva di
masticare qualche
chiodo di garofano.
Oltre all’
olio essenziale se ne impiega anche l’
infuso: basta prepararlo lasciando in infusione 4 o 5
chiodi di garofano
per 2-3 minuti in una tazza di acqua bollente: si lascia intiepidire e
si beve tutte le mattine.
I benefici di questo preparato sono
molteplici, in quanto, oltre a regalarci un’ottima scorta di
antiossidanti, serve anche da blando antisettico e da germicida,
proteggendoci da tossi, influenze e complicazioni bronchiali. E quando
ci sentiamo infreddoliti e “a rischio” di influenza, aumentiamo il
dosaggio, passando da uno a due infusi al dì.
Usali anche per massaggi e suffumigi - Prevengono tosse, infiammazioni e stanchezza
All’infuso, in caso di infreddature, val la pena di associare una soluzione da inalare: mettete due
chiodi di garofano
in mezzo litro di acqua bollente. Poi, coprendovi il capo con un telo,
aspiratene i vapori.
Se la sera vi capita di avere i piedi gonfi,
massaggiateli con 6/7 gocce di
olio essenziale di
chiodi di garofano mescolate con 2-3 cucchiaini di olio di sesamo, dopo averli tenuti a bagno un quarto d’ora in acqua e sale.
Come usare i chiodi di garofano in cucina
I chiodi di garofano sono una spezia dall’
aroma intenso e pungente, un mix tra dolce e piccante, caldo e deciso. Si possono usare, interi o in polvere, per aromatizzare
piatti sia dolci sia salati. In Italia vengono usati soprattutto per insaporire
arrosti o bolliti,
infilzandoli in una cipolla o una carota; oppure messi negli insaccati e
per dare una punta di gusto in più ai sottaceti. Accompagnano bene
anche alcune verdure e possono essere aggiunti anche nelle minestre e
nelle zuppe. In alcuni casi, per aromatizzare
formaggi stagionati. I chiodi di garofano sono uno degli ingredienti tipici per il mix di spezie del
vin brulé, come pure ottimi per preparare liquori. Ottimi anche con la
frutta cotta e nelle composte. I chiodi di garofano si sposano bene anche nell’impasto di
biscotti e panpepato, come pure spolverizzati sulle creme al cucchiaio. Il suo aroma pungente e profumato si presta alla preparazione di
the e infusi aromatizzati.
Altri usi dei chiodi di garofano
Il
loro profumo è ideale per profumare gli ambienti e, grazie alle loro
proprietà antisettica e battericida, i chiodi di garofano, fungono anche
da disinfettanti. Per
eliminare i cattivi odori in
cucina, per esempio, si può bruciare qualche chiodo di garofano. Si
possono poi confezionare sacchettini profumati contenenti una manciata
di chiodi di garofano, per assorbire l’odore di chiuso negli armadi.
Oppure
conficcati nella buccia di un’arancia, da mettere dentro l’armadio, sono un’ottima alternativa naturale alla canfora e alla naftalina, per
tenere lontano le tarme e
proteggere i vestiti. Abbinati agli agrumi, arance o mandarini che
siano, i chiodi di garofano, posso anche essere sparsi per la casa,
oltre che per profumare, anche a scopo decorativo. Dentro una ciotola,
invece, si possono riporre nella dispensa per
allontanare le farfalline del cibo.
E ancora, qualche chiodo di garofano può essere messo in vasetti e
barattoli vuoti, rimasti inutilizzati e chiusi da tempo, pronti per un
nuovo utilizzo. Messi insieme al limone sul davanzale, invece,
scacciano le mosche. Sempre per la casa, i chiodi di garofano in polvere, lasciati agire sui tappeti sono ottimi deodoranti.
Alkemill - Riza
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