Passa ai contenuti principali

In primo piano

Alkemill Naturopatia e Dintorni 🌸 Naturopathy and surroundings

Imparare a cogliere ciò che di più prezioso la natura possa regalarci : prevenzione, cura e amore per sè stessi. Ilaria ( Alkemill) Naturopata psicosomatico, esperta in pedagogia e disagi infantili e dell'adolescenza, master in fiori di Bach e Cristalloterapia, tesi specifica su attacchi di panico e insorgenze di vario tipo riconducibili ad ansia e stress. Ha studiato Naturopatia Psicosomatica all'Istituto Riza di Milano con il Professore Raffaele Morelli. Ha studiato in seguito per diventare Comportamentalista animale e assistente veterinario, per poter applicare la naturopatia anche ai nostri adorati animali. Amante, esperta e allenatore di arti marziali,  Inizia all'età di dodici anni con il Kung Fu Shaolin per poi  incontrare altre discipline nello specifico Ninjutsu e Kung fu Wing Chun ( Italia Wing Chun Kuen - Scuola del Gran Maestro ip Chun, figlio del Gran Master Ip Man ) che continua attualmente a praticare ed insegnare.   Qui potrete trovare articoli, consigl...

Le preparazioni casalinghe delle erbe 🍃🌱🌿



Facciamo un po’ di chiarezza…..

Una pianta è un immenso laboratorio chimico dal quale attingere per il nostro benessere
I principi attivi delle piante sono contenuti solo in alcuni organi della pianta e, talvolta nella pianta intera. E’ necessario, per poterli utilizzare, estrarli da quelle parti della pianta nelle quali si trovano in maggior concentrazione. Le piante vengono quindi sottoposte a manipolazioni e preparazioni idonee alle caratteristiche della pianta. Si ricorre  a varie tecniche di estrazione con solventi diversi in rapporto alla  solubilità delle sostanze che si devono estrarre dalla pianta.  I solventi più comunemente usati sono l’acqua, l’alcool etilico, il vino, l’olio, la glicerina, l’etere, l’aceto.

Le preparazioni,in base al solvente utilizzato possono essere così suddivise:

tisane, succhi, polveri, acque distillate, oleoliti, enoliti,tinture alcoliche, tinture madri, macerati glicerinati

Alcune preparazioni possono essere realizzate nell’ambito domestico, tenendo sempre presente che contengono sostanze attive e che le proprietà e gli effetti delle piante medicinali possono variare da persona a persona. Per questo occorre affidarsi al consiglio di un medico, di un farmacista o di un esperto erborista.

L’acqua rappresenta il veicolo ideale  per estrarre la maggior parte delle sostanze chimiche presenti nelle piante e si ottiene da parti di pianta opportunamente frantumate( taglio tisana)  .

Le tisane sono soluzioni di più piante medicinali e possono essere preparate per decotto, infuso  e macerazione

Cos’è una tisana


La tisana è prodotta dall’ infusione di una combinazione di al massimo sei piante officinali. Queste piante vengono sminuzzate secondo un preciso criterio e vengono immerse in acqua bollente e lasciate in infusione per 5/10 minuti.
Lo sminuzzamento è molto importante e permette di far fuoriuscire tutte le proprietà officiali della pianta stessa.
Solitamente una buona tisana è composta da una pianta base dominante e da piante secondarie in minore quantità che migliorano e potenziano l‘azione terapeutica (e il gusto).


Rispettare le dosi consigliate è opportuno per una buona preparazione; la dose non deve essere scarsa ma neppure troppo abbondante, se no l’effetto della tisana potrebbe essere troppo scarso o addirittura esagerato.

Preparare una tisana è un modo per prenderci cura di noi stessi, sorseggiarla diventa un momento di relax, un piacevole rituale nel corso della giornata

Per l’acquisto è importante rivolgersi a rivenditori che garantiscano l’osservanza delle norme prescritte dalla legge per tutelare la sicurezza, la genuinità e la buona qualità.
.

La parola tisana deriva dal greco “ptisane”, nell’ antichità veniva usato per indicare una speciale pozione con orzo pestato e bollito

Cos’è un infuso


L’infuso è una tisana molto più leggera; l’acqua bollente viene versata sul composto vegetale formato solamente dalle fiori e foglie che donano un aroma molto più delicato.
Il tutto viene lasciato a riposare in infusione per 5-10 minuti e poi filtrato.
E’possibile dolcificare con mielezucchero o stevia. In caso di raffreddore dolcificare con il miele, potente antibiotico naturale.
La differenza è proprio negli ingredienti; nella tisana vengono usate più parti di pianta o piante (radici, rami, cortecce, fiori, semi ecc), mentre nell’infuso solo foglie e fiori dello stesso vegetale.

L’infusione rappresenta il metodo più diffuso per estrarre i principi attivi contenuti nelle parti delicate della pianta: foglie, fiori , infiorescenze, fusti teneri.
Gli infusi sono preparati seguendo alcune indicazioni: disporre la droga in taglio tisana in un recipiente adatto, si scalda al punto di ebollizione la quantità di acqua richiesta, si copre il recipiente per il tempo necessario all’estrazione dei principi attivi ( di norma 5-10 minuti). L’ultima operazione consiste nella filtrazione facendo passare il liquido attraverso un colino. Il rapporto di quantità fra droga e acqua , come il tempo di infusione è specifico per ogni droga .

Gli infusi si possono conservare circa 12-24 ore, in frigorifero. Si preparano generalmente al mattino e si consumano nel corso della giornata.

Decotti

Il decotto è diverso dall’infuso e si ottiene buttando la pianta direttamente all’interno di una pentola con acqua che sta ancora bollendo, lasciandola bollire per una decina di minuti, con un coperchio.
Successivamente si spegne il fuoco e si filtra subito il risultato ottenuto tramite un colino.
Il decotto viene utilizzato per estrarre il principio attivo dalle parti dure della pianta, tipo ad esempio dalle radici o in situazioni in cui la pianta non risulti essere abbastanza essiccata.
Il decotto è come se fosse un estrazione di principio attivo più forte rispetto all’infuso e viene utilizzato per essere sicuri di estrarre il maggior quantitativo di principio attivo dalla pianta (o radice) che si sta lavorando.
Per certi aspetti, si può considerare ”decotto” anche la cottura a pressione; intendiamoci, la pentola a pressione cuoce le pietanze quindi è un vero e proprio tipo di cottura ma il principio è lo stesso che si attua quando si mette a cuocere una pentola di spinaci freschi di campo.
  

Come dolcificare le tisane e i decotti?
Sarebbe meglio bere le tisane al naturale, senza aggiungere lo zucchero. Tuttavia,  in alcuni casi il sapore può essere amaro(carciofo, tarassaco)  e può essere necessario per alcune persone addolcirle . Il prodotto ideale è il miele oppure si può aggiungere lo sciroppo d’acero  o zucchero di canna. .Le tisane in genere vanno consumate calde,ma quelle dal sapore amaro (carciofo, tarassaco) possono essere consumate anche fredde.

MACERAZIONE

Si versa la quantità necessaria  di acqua fredda  sulla dose prescritta di droga lasciando macerare la pianta immersa nell’ acqua per il tempo richiesto e successivamente si filtra con cura. Questo tipo di preparazione è adatto per droghe contenenti mucillagini.

Alcuni operatori suggeriscono ai loro pazienti l’opportunità di trattare con acqua bollente la preparazione. La “scottatura” riduce di almeno dieci volte la carica batterica rendendo il prodotto finale più sicuro.
Il prodotto della macerazione in acqua prende il nome di estratto acquoso; in alcool, di tintura;in vino di tintura vinosa;  in aceto, di aceto aromatico; in olio, di olio aromatico o medicamentoso o oleolita.


Quando assumere le tisane?

Il momento della giornata in cui assumere infusi e decotti dipende dalle proprietà dei principi attivi contenuti.


Mattino a digiuno: le tisane  ad azione depurativa,, lassativa, purgante, diuretica, cicatrizzante dello stomaco e dell’intestino,vermifuga

Ore 10 e 16 circa: vanno assunte quelle ad azione protettiva per il fegato, antireumatica, anti gottosa, , cardiotonica,espettorante, anti tosse e coadiuvante nella regolazione ormoni sessuali femminili.

20 minuti prima dei pasti: devono essere assunte le tisane ricostituenti, anti acide e rimineralizzanti;

Dopo i pasti: le tisane digestive, sedative,anti acide, anti fermentative, per il meteorismo.

La sera prima di coricarsi le tisane sedative, lassative, cardiotoniche e i preparati per la circolazione sanguigna.

Il tempo di somministrazione può variare da pochi giorni a qualche settimana: per somministrazioni lunghe è bene ricorrere a pause di 7-8 giorni. Affidarsi in ogni caso, in particolare per terapie lunghe ai consigli di un fitoterapeuta.

Come utilizzarle?

Ci sono due modi per utilizzare le tisane:

Uso interno: i preparati vengono assunti per via orale.

Uso esterno:  i preparati sono applicati sulla pelle o nelle cavità del corpo. Occorre particolare attenzione ai preparati che si applicano sulla pelle, l’epidermide deve essere integra.

Infuso: 20-30 g di pianta essiccata per un litro di acqua

Decotto e macerato: 30-50 g per litro di acqua Un adulto può assumere da tre a quattro tazze al giorno. I bambini dai sei ai dodici anni metà dose dell’adulto; dai due ai sei anni un terzo; fino ai due anni  da un quarto ad un ottavo.
Le tisane possono essere utilizzate anche pervia esterna, ma in questo caso è meglio prepararli più concentrati. In alcuni casi l’assunzione di una tisana per via orale e il suo utilizzo a livello locale aumentano l’efficacia della terapia.

Preparazioni per uso esterno:

Bagni:consistono nell’immersione totale del corpo in acqua. Nell’acqua del bagno si può aggiungere un infuso o decotto preparato con 50-80 g  di droga in un litro di acqua ( fino a 2-3 l). I bagni possono essere rilassanti,antireumatici, emollienti per la pelle, tonificanti, sedativi in caso di insonnia.

Semicupi:sono un bagni parziali  che si effettuano stando seduti, generalmente con acqua a temperatura di 35-40°. In alcuni casi es. emorroidi l’acqua deve essere fredda. Il semicupio stimola la circolazione  della parte inferiore dell’addome . Possono essere utilizzati in caso di infezioni alle vie urinarie,per patologie ano-rettali, disturbi ginecologici.

Cataplasmi:sono preparati molli che si applicano sulla pelle, dopo aver distribuito la preparazione ottenuta dalla pianta fra due teli di cotone. Il più conosciuto è quello ricavato dalla farina di semi di lino, lavorata con acqua fino ad ottenere un composto uniforme e pastoso. L’uso di cataplasmi rappresenta una forma di cura tradizionale, attualmente rivalutata.
Possono essere cicatrizzanti ( bardana, cavolo, consolida); espettoranti ( semi di lino); analgesici ( lino, timo)

Impacchi:gli impacchi si preparano bagnando una garza in una tisana o in una tintura e applicandola sulla parte interessata. Possono essere cicatrizzanti, analgesici,utili per gli occhi e per le bellezza delle pelle.

- Inalazioni:si ottengono respirando i vapori  che si formano facendo bollire o immergendo la droga ( a seconda delle piante utilizzate) in acqua bollente. Si inalano i vapori coprendosi il capo con un asciugamano.  Sono efficaci per problemi respiratori: catarro, bronchite, sinusite, tracheite.

- Gargarismi : sono indicati per decongestionare e le mucose della bocca e della gola con azione lenitiva, antisettica e astringente. Si praticano utilizzando le piante preparate per decozione o infusione, senza mai inghiottire il liquido.

- Oli medicamentosi:  Si mettono a macerare le erbe secche o fresche  in olio, meglio extra vergine di oliva,in un recipiente a chiusura ermetica, da esporre al sole. Si filtra su tela. Si può preparare l’olio di lavanda per frizioni in caso di dolori reumatici, per tonificare i muscoli, per riattivare la circolazione; l’olio di camomilla per la pelle arrossata e lombaggini.

Vini medicati:
si preparano mettendo a macerare le erbe essiccate nel vino bianco o rosso di buona gradazione alcolica o invecchiato. Il recipiente deve essere di vetro, a chiusura ermetica e dovrà essere agitato spesso. Si può preparare il vino di rosmarino, tonico e diuretico; di tarassaco, diuretico e disintossicante; di angelica, aperitivo e digestivo. 

Tinture idroalcoliche :
sono soluzioni medicamentose nelle quali si usa come solvente l’alcool etilico di diversa gradazione, che si ottiene mescolando acqua e alcool a 95°. Si consumano a piccole dosi, si possono anche applicare sulla pelle con un leggero massaggio (frizioni). Si preparano in recipienti a chiusura ermetica, agitando di tanto intanto. Trascorso il tempo previsto per la macerazione si filtra attraverso una tela, si comprime la droga ed infine si aggiunge la quantità di alcool per ottenere il volume finale desiderato.

Alkemill 🌺


Commenti